Vassallo, un appello a Mattarella 

Valiante (Pd): non fermate le indagini. Il 10 febbraio prevista una marcia ad Acciaroli

POLLICA. L’archiviazione annunciata del processo sull’assassinio di Angelo Vassallo continua a far discutere la politica cilentana. Simone Valiante, deputato uscente in forza al Partito Democratico, si fa portavoce di una sottoscrizione tra i parlamentari da inviare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «La decisione di chiudere le indagini sulla morte di Angelo, senza aver individuato un responsabile, riempie il cuore di grande tristezza – dichiara – uno Stato che si rispetti non deve mai smettere di cercare la verità. È stato ucciso un uomo, un padre, un marito, un amico ma anche un sindaco e un servitore della giustizia. Con i colleghi parlamentari, trasversalmente e senza colore politico o appartenenza partitica, firmeremo una lettera da indirizzare al Quirinale nella quale chiederemo di non chiudere le indagini o di aprire un secondo filone con lo scopo, finalmente, di fare luce su questo assurdo e dilaniante mistero».
Dello stesso avviso è Antonio Valiante, padre di Simone, già deputato e già vice presidente della giunta regionale: «Questa notizia riempie il cuore di tristezza – scrive in una nota su Facebook – non discuto l'impegno dei magistrati ma è impensabile che nessuno abbia visto o sentito nulla. È una grandissima amarezza che accresce ancora di più il dolore insanabile per l’assassinio di Angelo, un amico e un fratello».
Il sindaco di Castelnuovo Cilento Eros Lamaida, l’unico nel comprensorio che ha intitolato al sindaco pescatore una piazza nel suo comune, parla di «pagina nera per la storia italiana, dell’Europa e del Mondo intero. Angelo, il nostro Angelo – conclude – è stato ucciso impunemente da un fantasma».
La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, presieduta dal fratello dell’amministratore ucciso, ha organizzato per il 10 febbraio una marcia per chiedere giustizia che partirà dal porto di Acciaroli, frazione di Pollica, e giungerà sul luogo dell’oscuro omicidio. All’evento la Fondazione ha invitato tutte le forze politiche, senza distinzione, sia a livello locale che nazionale. «Un modo per capire chi è amico e chi nemico della giustizia». (a. c.)