Varianti a Palazzo Santese Ora indagano i commissari

All’esame della triade l’iter burocratico seguito per la costruzione dell’immobile 21 variazioni al progetto originario approvate e rilasciate tra il 2012 e il 2014

La vicenda del palazzo di sette piani nel cuore di Battipaglia potrebbe portare a conseguenze clamorose anche ai piani alti del Comune. La commissione straordinaria, dopo aver annullato in autotutela le varianti e relative integrazioni all’originario permesso a costruire (tutte rilasciate tra il 2012 e il 2014), ha avviato un’indagine interna. La triade vuole acquisire atti, modalità e soprattutto nomi dei tecnici che hanno firmato documenti che, in sostanza, non avrebbero potuto ottenere approvazione.

Stando a ciò che ha asserito il dirigente del settore tecnico Giancarlo D’Aco nella determina di annullamento in autotutela, le modifiche al progetto originario del 1986 andavano in contrasto con la legge 219/ 81 (contributi post terremoto) e con il piano di recupero approvato con delibera di consiglio comunale numero 236 del 1988, “poiché hanno determinato la realizzazione di maggiori superfici abitative e volumi rispetto a quelli originari all’epoca del sisma”.

Il costruttore del fabbricato in via Roma, il noto imprenditore Francesco Santese, avrebbe dovuto ridare vita al palazzo denominato “ex Turco”, abbattuto a causa dei danni riportati nel corso del terremoto del 1980. Il progetto non avrebbe dovuto comportare modificazioni del numero delle unità abitative, ma le successive varianti – 21 in totale – hanno implicato fondamentali correzioni al piano.

Dai due piani ed un piano terra si è passati all’elevazione di un imponente fabbricato di sette piani, un piano terra, una mansarda ed ulteriori due piani interrati.

Sarà la commissione straordinaria, con i documenti alla mano, ad interrogare i tecnici che hanno approvato le varianti richieste dal 2012 al 2014, nel corso delle esperienze amministrative di Santomauro e del commissario prefettizio Ruffo, da parte del costruttore Santese.

Singolarità edilizie che sono giunte alle orecchie della commissione straordinaria soprattutto per effetto degli esposti presentati in Procura da alcuni cittadini e dalla locale sezione di Legambiente.

A reclamare un’indagine tra gli uffici tecnici comunali è stato anche l’ex consigliere regionale di Battipaglia Raffaele (detto Cucco) Petrone. «A quanto pare una costruzione in pieno centro ha cinque piani abusivi su otto – ha affermato Petrone – mi chiedo chi abbia consentito questo scempio, chi sia il responsabile e chi abbia autorizzato, chi non abbia vigilato, chi abbia chiuso un occhio. Quali sono i responsabili a livello giuridico, politico e morale? Bene hanno fatto i “cittadini portatori di interessi diffusi” quali sono i membri di associazioni ambientaliste, ad intervenire. Ma da cittadino ho la necessità di sapere perché i nostri delegati al Comune non si siano mossi a tempo debito».

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