«Vanno abbattuti gli abusi nella tenuta Criscuolo»

Nuova delibera dei commissari a Pagani. Contestate alcune opere edilizie realizzate nella proprietà assegnata alla famiglia del boss D’Auria Petrosino

PAGANI. Continua il braccio di ferro tra la terna commissariale Tramonti, Carli e Passerotti e i Petrosino D’Auria per la tenuta Criscuolo.

Nuovo capitolo della disputa tra l’ente paganese, che detiene la proprietà della tenuta lasciata da Criscuolo al comune di Pagani per borse di studio per i giovani meno abbienti, e la famiglia del boss ergastolano Gioacchino Petrosino D’Auria, meglio conosciuto come “Gioacchino spara spara”, e di sua moglie Giuseppina Ruggiero è relativo all’approvazione di una delibera da parte della terna commissariale con la quale si decide di dare il via alla demolizione dei manufatti costruiti abusivamente. La realizzazione di queste opere, non previste dal contratto di locazione agraria intestato agli antenati degli attuali residenti della tenuta, fu scoperta solo nel 2010 dai controlli effettuati dagli uomini della tenenza dei carabinieri di Pagani.

I manufatti ritenuti abusivi, per la realizzazione dei quali sarebbe stato coinvolto anche un ex assessore della passata amministrazione, che saranno interessati dalla demolizione sono i muri di recinzione della tenuta che da via Sant’Anna si estendono fino all’imbocco con via Mangioni, cosa che secondo la legge non sarebbe potuta essere realizzata perché suolo pubblico, dove si trova anche un’edicola religiosa a firma della famiglia Petrosino D’Auria e i lavori eseguiti per la trasformazione di un casolare in una villa.

Opere per le quali la famiglia ha presentato richiesta di sanatoria tramite i propri avvocati che, da anni, seguono le vicende giudiziarie che hanno visto coinvolti prima Gioacchino Petrosino D’Auria e poi i figli Michele e Antonio, coinvolti anche nel processo alla classe politica paganese “Linea d’ombra” dove venne fuori in maniera ufficiale il caso relativo alla tenuta Criscuolo.

Una decisione, quella dell’abbattimento dei manufatti abusivi realizzati dagli attuali occupanti della tenuta, che dà seguito al lavoro dei commissari, partito già nello scorso mese di settembre, relativo all’annullamento in autotutela della delibera del 2006 che l’allora maggioranza Gambino aveva prodotto per la realizzazione dei lavori alla proprietà Criscuolo.

Ma, nonostante anche un decreto di sgombero, continua la guerra fredda tra i Petrosino D’Auria e il comune di Pagani. La moglie del boss Gioacchino “spara spara”, Giuseppina Ruggiero, ha citato a sua volta il Comune al fine di accertare e dichiarare la sussistenza e la regolarità del rapporto, tra lei e l’Ente, di locazione agraria, per tacito rinnovo, inerente il fondo di via Sant’Anna.

In attesa dell’udienza di comparizione delle parti prevista per il prossimo 20 dicembre, la terna commissariale ha conferito, con una specifica delibera di giunta, l’incarico all’avvocato Raffaele Marciano affinché si costituisca in giudizio a difesa del Comune.

Una battaglia che sicuramente non finisce qui. Infatti, da un punto di vista squisitamente amministrativo, la questione, presentando notevoli complessità, sembra lontana da una soluzione definitiva. Ora un altro passo da parte della commissione straordinaria che regge Pagani.

Aldo Padovano

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