Vandali scatenati: danni a cimitero e sponde del Sele

Con le moto da cross hanno distrutto la rete di protezione degli argini del fiume Al camposanto attaccato il sistema di videosorveglianza: rubata una telecamera

CAPACCIO. « Più che il danno arrecato lungo le sponde del Sele è da condannare l’atto di inciviltà di balordi, che hanno agito senza pensare che si tratta di strutture poste a tutela della popolazione e del territorio». Commenta così il delegato del sindaco all’ambiente, Eustachio Voza, i danni provocati da alcuni centauri, che hanno usato la sponda del Sele come trampolino per le loro moto da cross. «La georete sistemata a protezione degli argini del fiume – spiega Voza – è stata danneggiata in quattro punti».

È scattata una denuncia contro ignoti, con le indagini affidate ai “caschi bianchi”, coordinati dal capitano Natale Carotenuto.

La rete danneggiata è stata sistemata dal Consorzio di bonifica sinistra Sele, presieduto da Vincenzo Fraiese, che ha effettuato i lavori alcuni mesi fa. La struttura ha lo scopo di consentire la crescita della vegetazione per fortificare l’argine e trattenere il terreno evitando cedimenti. «I balordi – evidenzia Voza – non hanno tenuto conto che si tratta di un presidio a difesa del territorio e della popolazione, questo lascia esterrefatti».

I lavori sull’argine sono stati effettuati grazie ad un contributo regionale di circa 100mila euro su un progetto elaborato dall’architetto Rodolfo Sabelli, responsabile dell’Area IV del Comune di Capaccio. Voza illustra anche lo stato dell’arte dei lavori di rimozione dell’isolotto in località Brecciale, causa del mancato defluire delle acque e di esondazioni del fiume. «I lavori sono a buon punto – assicura Voza - contiamo di uscire dall’alveo del fiume Sele ad inizio della prossima settimana tempo permettendo. Il Genio civile ci ha dato tempo fino al 30 novembre per terminare le opere». Interventi che contribuiranno a mitigare il rischio sebbene non è possibile calcolare in che percentuale.

E in tema di tutela e sicurezza è stato ripristinato il sistema di videosorveglianza fuori uso al cimitero comunale. Il Comune ha investito circa 6mila euro. L’intervento si è reso necessario a causa dei danni causati dal maltempo e per gli atti vandalici compiuti da balordi e il relativo furto di una delle telecamere a circuito chiuso. L’installazione dell’impianto di videosorveglianza è stata effettuata a luglio del 2013. A seguito di forti temporali il sistema, costituito da otto telecamere con infrarossi, schede di rete, dvr e gruppo di continuità, è andato in corto circuito. Pertanto è stato necessario il ripristino effettuato dalla “B&P Elettronics”. Successivamente è stato manomesso da vandali con il furto di una delle telecamere, per cui il Comune ha dovuto richiedere di nuovo l’intervento della ditta.

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