Valutatori: 4mila euro a seduta

Ecco i compensi nelle amministrazioni locali. Il record all’Istituto autonomo case popolari

La trasparenza delle attività degli enti statali e parastatali prevista dalla legge Brunetta sembra non essere di casi in provincia di Salerno. Da Palazzo Sant’Agostino, alla Camera di commercio, fino al più piccolo Comune, passando per il capoluogo, si contano sulle dita di una mano gli amministratori locali che, in osservanza alla legge, hanno pubblicato sui propri siti istituzionali i dati relativi agli incarichi e ai compensi relativi agli organismi indipendenti di valutazione delle performance del personale. Si chiamano “indipendenti” perché gli enti possono nominare con parere discrezionale chi ne fa parte, ma non sono “esenti legge”. Eppure c’è voluto l’impegno e l’assiduità della Cisl Funzione pubblica di Salerno per recuperare i dati degli Enti, tra mille difficoltà ed ostruzionismi.

I più ricchi e i più poveri. Con 4.207,05 euro a seduta i “Paperoni” degli Oiv sono quelli dell’Iacp di Salerno. Uno stipendio moltiplicato per tre componenti per svolgere un’unica seduta fino al 30 settembre 2012 (limite al quale si riferiscono i dati in possesso della Cisl), per un costo sostenuto di 12.621,16 euro su un budget annuo di 16.828,21 euro che, alla fine, non avrebbe consentito una seconda seduta nell’anno appena chiuso, a patto che ce ne fosse stato bisogno oppure che i tre componenti non si fossero ridotti il “gettone” di circa 3mila euro. Lontano il 2009 quando, sempre tre componenti a 1.200 euro a seduta, ne tennero ben cinque. Cinquecento euro in più dei colleghi della Camera di Commercio (tre componenti) che guadagnano 3.500 euro a seduta (due al 30 settembre scorso). Chissà cosa ne pensano i 3 componenti dell’organismo del Comune di Trentinara che al 30 settembre avevano già preso parte a 12 sedute (quasi due al mese) arrivando ad intascare complessivamente poco più di 400 euro dal momento che ogni seduta corrispondeva a circa 34 euro.

C’è poi il caso del componente che prende più del presidente. Succede alla Provincia dove ai due componenti vanno 15.972 euro all’anno mentre al presidente appena 11mila circa. Ma, stando ai dati del sindacato, nel 2012 non si sono visti neanche una volta. Più equo, ma comunque con cifre alte, il Comune di Salerno che riconosce al presidente 4mila euro al mese e 3.200 ai tre componenti. Ma il lavoro, si vede: al 30 settembre hanno svolto 36 commissioni. «Dietro la nomina di alcuni organismi – è il commento di Matteo Buono, segretario provinciale della Cisl Fp - si celano meccanismi che danno conto direttamente alla politica. E i costi sono spropositati Dopo i fitti passivi – ha concluso -- continuiamo la nostra lotta agli sprechi».

Mattia Carpinelli

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