Vallo, l’ira del sindaco per la Comunità del Parco

Dopo la morte di Angelo Vassallo non è stato ancora eletto il nuovo presidente Aloia attacca Radano: «È lui a fare troppe resistenze rallentando la nomina»

VALLO DELLA LUCANIA. «È Antonio Radano, l’attuale presidente facente funzioni, a rallentare l’elezione del presidente della Comunità del Parco del Cilento». Così Antonio Aloia, sindaco di Vallo della Lucania, ha spiegato le ragioni per le quali la comunità del Parco manca ancora di un presidente democraticamente eletto dal 2010, anno in cui venne ucciso Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, che è stato l’ultimo a ricoprire la carica. Nei giorni scorsi, nell’aula consiliare del Comune di Vallo della Lucania, dopo quasi tre anni, è fallito il tentativo di eleggere il nuovo presidente, in quanto ad essere presenti all’incontro erano solo 29 sindaci rispetto agli 89 che amministrano i comuni rientranti nella Comunità del Parco e che hanno potere di voto.

Venendo meno il numero legale per effettuare l’elezione, l’assemblea ha deciso di rimandare tutto a una prossima riunione, non ancora calendarizzata. «La riunione dei sindaci è stata da me più volte sollecitata – ha detto Aloia – ma per una serie di resistenze, in particolare dell’attuale presidente Radano, non è stata mai convocata. Questo perché il sindaco di Stella Cilento prende la richiesta di elezione del nuovo presidente come un affronto o una mancanza operata nei suoi confronti. Per me potrebbe anche essere lui il candidato, l’importante è che il nome venga legittimato da normali elezioni. Tutti i sindaci sono d’accordo, aldilà di ogni appartenenza politica e partitica, sull’elezione dei gruppi dirigenti per coprire i vertici del Parco. Essi sono fondamentali per guidare le scelte strategiche, stilare il Piano del Parco ed avviare effettivamente il centro della biodiversità, mai andato a regime».

In occasione dell’elezione sfumata, dove erano assenti soprattutto i primi cittadini del Vallo di Diano, il presidente Radano ha detto: «Sapevo che si andava in questa direzione e se qualcuno poteva pensare che io mi volessi appropriare della sedia per un mio cruccio, ha sbagliato. Dobbiamo dare l’idea che, nonostante la mancata elezione del presidente, continuiamo ad impegnarci al miglioramento del nostro territorio». «Dobbiamo affrontare – ha concluso – le problematiche che Vassallo aveva lanciato, quali la creazione di un'Asl del Cilento, in tema di sanità, e una maggiore autonomia e responsabilizzazione per la gestione dei rifiuti, dell'acqua, come per i trasporti e i servizi».

Andrea Passaro

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