LA SENTENZA

Vallo della Lucania, assolto dopo 12 mesi passati in carcere

Il giovane tornato in libertà fu accusato da una sedicenne di aver tentato di stuprarla sotto la minaccia di un coltello

VALLO DELLA LUCANIA - E’ stato assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, il giovane di Vallo della Lucania che tre anni fa era stato accusato di aver tentato di stuprare una ragazzina minorenne del posto. La vicenda inizia nel 2018 quando la ragazzina, sedicenne, dopo aver raccontato alla mamma quanto le era accaduto, sporge una denuncia querela presso la locale caserma dei carabinieri nei confronti di Francesco Rizzo, originario di Cetraro, in provincia di Cosenza, ma da tempo residente a Vallo della Lucania, trentaseienne all’epoca dei fatti. E’ il 26 settembre 2018 quando viene formalizzata la prima denuncia che poi viene integrata il 22 novembre dello stesso anno. Ed è solo in quella circostanza che emergerebbe la tentata violenza sessuale, sotto la minaccia di un coltello. L’episodio, circostanziato con maggiori particolari in sede di seconda denuncia, sarebbe accaduto il 12 settembre in via Zaccaria Pinto, nei pressi del liceo “Da Vinci”. La ragazza avrebbe raccontato di essere riuscita a scappare approfittando di un momento di distrazione del ragazzo, intento ad abbassarsi i pantaloni. Iniziano le indagini e intanto il giovane, con precedenti ma non per reati contro la persona, viene incarcerato il 9 febbraio 2019 per il pericolo che potesse reiterare il reato. Il lavoro degli avvocati difensori del ragazzo, Franco Maldonato e Massimiliano De Vita, ha premuto molto sulla inattendibilità della versione della ragazza e sulla questione della doppia denuncia, nella cui circostanza era emerso il reato a sfondo sessuale.

Andrea Passaro

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