Mercato San Severino

Valentina salva ancora una persona 

E' stato espiantato anche il pancreas. Oggi i funerali della 15enne morta in un incidente stradale

MERCATO SAN SEVERINO . La morte di Valentina Cerrato ha salvato sei vite. Alla fine è stato possibile recuperare anche il pancreas che, insieme agli altri espianti, ha permesso di ridare una speranza ad altre persone.
Intanto sono previsti per oggi i funerali della quindicenne che giovedì scorso è rimasta vittima in un incidente stradale, dove è rimasto coinvolto anche il fidanzato di 18 anni, che era alla guida dello scooter che lungo la strada provinciale che collega Curteri a S. Angeli si è scontrato prima con un furgone e poi contro un palo dell’energia elettrica. In questi momenti di dolore e sono in tanti a chiedersi se una simile tragedia poteva evitarsi. Intanto, a don Antonio Sorrentino, parroco della comunità di S. Angelo, dove la quindicenne risiedeva insieme alla famiglia, oggi pomeriggio, alle ore 16.00, tocca il compito di accompagnare la ragazza nel suo ultimo viaggio con la celebrazione eucaristica nella chiesa di S. Michele Arcangelo.

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I carabinieri della Compagnia di Mercato S. Severino intervenuti sul posto dopo l’incidente, stanno indagando sull’accaduto per verificare se ci sono gli estremi per attribuire eventuali responsabilità a persone coinvolte nell’incidente.
Per farlo, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dello schianto. Non è stato, infatti, accertato se si è trattato di un sorpasso azzardato, che il 18enne alla guida del motorino avrebbe tentato trovandosi poi di faccia un furgone che proveniva dal senso opposto di marcia, oppure se si è trattato di una tragica fatalità. Si sta cercando di catturare anche alcune immagini del sistema di videosorveglianza piazzate all’esterno di un supermercato situato lungo la strada provinciale. Le telecamere potrebbero custodire eventuali fotogrammi dell’accaduto, che renderebbero più chiara la dinamica dell’incidente.
Ma al momento c’è massimo riserbo da parte degli inquirenti che, se dovessero trovare elementi utili alle indagini, non escludono la possibilità di rubricare il reato come “omicidio colposo”. Di certo c’è il fatto che alcuni organi della giovane quindicenne, per volontà dei genitori, continueranno a funzionare nei corpi di altre persone, donando la vita a coloro che sono in attesa di riceverli.
Un gesto di grande valore ed altruismo che di sicuro verrà riconosciuto dai beneficiari. Per il momento c’è spazio solo per il dolore dei genitori e delle tre sorelle della ragazza, che frequentava la scuola alberghiera a Montoro e aiutava, insieme al fidanzato (che si è salvato nello schianto), il fratello di quest’ultimo, proprietario di un panificio del posto.
Mario Rinaldi
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