LA DENUNCIA

«Vaccini a Salerno, non possiamo fare gli ufficiali sanitari» 

La dirigente Ginevra de Majo: «Le segreterie sono ridotte all’osso. Chi svolgerà le altre mansioni?»

SALERNO. «Così facendo, incomberanno su di noi i compiti di un ufficiale sanitario e tra l’altro ci metteremo nella condizione di non far rispettare un diritto allo studio costituzionalmente previsto. Un problema non da poco, a mio avviso, perché saremo costretti a negarlo in particolare a quelle categorie maggiormente disagiate, come ad esempio bambini stranieri e figli di persone in difficoltà. Il rischio è altissimo e non mi piace affatto». Ginevra de Majo è dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Picentia di Pontecagnano e al tempo stesso vicina al movimento Free vax: «Non sono contro i vaccini in generale – precisa – ma contro il sistema con il quale si è deciso di arrivare a questo punto». Nel Salernitano non c’è stato ancora un incontro tra i presidi e le organizzazioni sindacali per valutare il da farsi, cosa che invece è accaduta già in altre regioni, «ma credo ci debba essere un confronto, perché si prefigurano dei profili di inapplicabilità». Non solo per quanto riguarda la tutela del diritto allo studio sancita dalla Costituzione, ma anche da un punto di vista pratico: «Il personale che lavora nelle segreterie è già ridotto al lumicino ed oberato di una pluralità di incarichi. Come si può immaginare – stigmatizza la dirigente scolastica – che si carichi anche del compito di verificare dieci vaccinazioni moltiplicate per una media di mille studenti, come nel caso del nostro istituto, per due volte l’anno? Chi svolgerà le altre mansioni? Mi pare evidente che questo sistema faccia acqua da tutte le parti e che debbano essere le Aziende sanitarie locali ad avere un ruolo preponderante in termini di controllo. Anche perché si tratta di un servizio che non rientra nelle specificità del nostro lavoro».(b.c.)
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