Va deserta l’asta per l’area del Campo Volpe

Per la terza volta nessuno presenta un’offerta di acquisto. Il prezzo era già stato scontato del 40%

Ancora una volta va deserta l’asta per la vendita dell’area Campo Volpe. Anche il terzo tentativo fatto dal Comune di Salerno fallisce. Ieri, allo scadere dei termini per la presentazione delle domande, non era arrivata nessuna offerta.

Brutta notizia per l’Amministrazione che, ora, se vuole ritentare nell’impresa sarà costretta ad abbassare ulteriorimente il prezzo per la dismissione.

Il prezzo a base d'asta era stato fissato in 6.758.400 euro ed era stato ribassato del 40 per cento rispetto al prezzo iniziale in quanto, come detto, le prime due aste sono andate deserte. L'Amministrazione, quindi, contava nel successo grazie ad un forte sconto. Basti pensare che il valore iniziale dell’area era stato stimato in dieci milioni di euro.

Quindi, con uno sconto pari a circa quattro milioni di euro, si voleva mettere in vendita un’area di poco più di 42mila metri quadri; di questi 6.957 metri quadri hanno finalità residenziale e 11mila metri quadri sono destinati a servizi o attività produttive. Il progetto prevede, inoltre, una serie di opere pubbliche quali parcheggi interrati, verde attrezzato a sport e un parco dunale. Quest'ultimo è un vecchio progetto dell'Amministrazione che da anni prova a realizzarlo. L'idea, infatti, risale al 2007 e porta la firma dell'archistar Manuel Rui-Sanchez. Si prevedeva di realizzare un grande parco naturale da dedicare allo sport e ad attività ricreative, il tutto condito da tecnologie a basso impatto. L'architetto venne anche in città per svolgere un primo sopralluogo, ma col passare degli anni nessuno ha più sentito parlare di questo progetto, colpa anche della mancanza di finanziamenti. Per il momento è destinare a restare ancora una volta un sogno nel cassetto.

E quella del campo Volpe doveva essere l’area più facile da vendere rispetto alle altre, dato che era l’unica sulla quale non pendeva un contenzioso. Infatti sulle altre tre (via Vinciprova, piazza Mazzini e area adiacente il Grand Hotel) pende un giudizio amministrativo di fronte al Tar o al Consiglio di Stato (è il caso di piazza Mazzini). A questo punto è probabile che il Comune decida di attendere l’esito dei ricorsi, per poi presentare un unico avviso di asta relativo a tutte e quattro le aree sperando che qualcuna di queste susciti l’interesse dei privati. (an.ca.)

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