la petizione

Utilizzo dei locali del Tribunale Presentate oltre mille firme

«Abbiamo consegnato sia la petizione popolare sia la delibera del consiglio d’istituto al sindaco Vincenzo Napoli». Il dirigente scolastico della scuola Vicinanza di Salerno, Sabrina Rega è...

«Abbiamo consegnato sia la petizione popolare sia la delibera del consiglio d’istituto al sindaco Vincenzo Napoli». Il dirigente scolastico della scuola Vicinanza di Salerno, Sabrina Rega è soddisfatta, anche se è consapevole «che il percorso è lungo». In pratica i docenti e i genitori degli alunni hanno sottoscritto una petizione, oltre mille le firme, per chiedere al Comune di Salerno di annettere i locali del Tribunale alla scuola una volta che le aule saranno trasferite alla cittadella giudiziaria. Non è solo una questione di avere più spazi a disposizione, ma c’è anche un problema di sicurezza. Infatti, ogni volta che al Tribunale c’è un allarme bomba, «siamo costretti a far evacuare i ragazzi» con tutto quello che comporta.

«Il sindaco – spiega il dirigente – ha accolto molto favorevolmente la nostra proposta. Ovviamente la destinazione degli spazi del Tribunale è di competenza del ministero che aveva già immaginato di trasferire lì gli uffici del giudice di pace. Ma il sindaco Napoli – continua Rega – si è detto pronto anche a presentare al ministero una proposta alternativa per i giudici di pace e chiedere che gli spazi siano annessi alla scuola». All’incontro di ieri mattina, oltre alla Rega anche il presidente del consiglio d’istituto, la dottoressa Dora Mazzeo. A intercedere con il Comune il consigliere uscente Augusto De Pascale anche lui presente all’incontro avuto con il facente funzione. «È una situazione che deve essere risolta – ha commentato De Pascale – bisogna fare uno sforzo per trovare un punto d’incontro tra le esigenze della scuola e le necessità del ministero». Presenti anche alcuni genitori, che hanno sottolineato come è costante l’inquietudine di tenere i propri figli in una scuola costantemente sotto allarme, soprattutto durante la celebrazione di processi delicati. Un obiettivo ritenuto sensibile, che mal si associa alla coabitazione con una scuola.

L’ultimo episodio lo scorso 11 maggio quando un falso allarme bomba al Tribunale costrinse alunni e docenti ad abbandonare le aule. In quella occasione i genitori dei bambini, intimoriti per l’incolumità dei loro figli, si precipitarono per prenderli in custodia mandando in tilt il traffico nelle vie adiacenti. Una situazione al limite, con «alunni anche di 3 anni» costretti a precipitarsi in strada dopo aver effettuato uno slalom tra le auto in sosta nel cortile con il rischio che possono farsi male. Oltre ovviamente all’apprensione dei genitori. Episodi, questi, che in pochi mesi si sono già verificati con una certa frequenza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA