IL CASO

Usurai e camorristi nelle case del Comune di Scafati

Nonostante le indicazioni della procura di Nocera non è stata ancora firmata una sola ordinanza di sgombero

SCAFATI - Immobili comunali occupati dai “signori del pizzo”: a otto mesi di distanza dalla richiesta della Procura di Nocera Inferiore nessuno degli indagati è stato sfrattato dagli agenti della polizia municipale di Scafati su impulso della Commissione straordinaria.
L’unico sequestro, a carico d’ignoti, nella proprietà che fu di Gennaro Ridosso non è stato convalidato dalla magistratura. È fermo il dispositivo che doveva portare alla liberazione di tutti gli alloggi comunali occupati dai convolti nell’inchiesta che, lo scorso dicembre, ha portato alla scoperta di un sistema dedito al prestito di denaro dietro forti tassi d’interesse. Tuttavia, nonostante l’attività della Procura nocerina, gli scafatesi finiti nel mirino della magistratura abitano ancora in abitazioni di proprietà comunale, forti della delibera di Giunta del 1998 che portava all’occupazione temporanea dell’appartamento in attesa di una graduatoria definitiva.
Domenico Gramazio
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