Banche e illeciti

«Usura sui conti della Memo» A giudizio i vertici di Mps

Ancora un rinvio a giudizio con l’accusa di usura bancaria per l’ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari. A finire davanti al Tribunale sono questa volta i tassi applicati su conti, fidi e scoperti...

Ancora un rinvio a giudizio con l’accusa di usura bancaria per l’ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari. A finire davanti al Tribunale sono questa volta i tassi applicati su conti, fidi e scoperti della società salernitana Memo, azienda del comparto edile e impiantistico che ha denunciato il Monte dei Paschi di Siena accusandolo di aver superato il tetto previsto dalla legge per la definizione del reato di usura. Con Mussari vanno a processo l’ex vicedirettore generale Nicolino Romito e i dirigenti Gerardo Pennella e Filippo Gianvito, rispettivamente direttori dal 2007 al 2009 e dal 2009 al 2013 della filiale salernitana finita sotto accusa. La soglia dell’usura sarebbe stata superata nei tassi applicati al conto corrente ma anche sui 200mila euro resi disponibili con un ampliamento del fido, in cambio del quale – ricostruisce la Procura – sarebbe stata inoltre chiesta al cliente la sottoscrizione di una polizza d’investimento. Il processo inizierà il 30 maggio. Solo una settimana fa Mussari e Pennella sono stati rinviati a giudizio, insieme al direttore Antonio Marino, per un caso analogo ai danni della Silvarin.

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