Usura bancaria, a giudizio funzionari Mps

Sette imputati per i tassi d’interesse praticati sui conti correnti di una ditta di elettronica

Le somme non dovute, frutto d’interessi bancari che avrebbero superato la soglia di usura, ammontano secondo gli inquirenti a 15.807 euro. Per questo il giudice dell’udienzapreliminare Donatella Mancini ha rinviato a giudizio, con l’accusa di usura bancaria, sette funzionari del Monte dei Paschi di Siena che avrebbero avuto responsabilità sul conto corrente di un imprenditore di Battipaglia impegnato nel settore dell’elettronica. Sotto processo sono finiti Antonio Ucci e Raffaele Matafora (in qualità di direttori della filiale Mps di Battipaglia), e cinque responsabili del centro Pmi di Salerno, la struttura operativa che l’istituto di credito dedica alle piccole e medie imprese: Giuseppe Femiano, Antonio Fiore, Pasquale Ferrante, Maurizio Trapanese e Angelo Dragoni.

A presentare denuncia è stato il titolare di una ditta di componenti elettronici, che in udienza preliminare si è costituito parte civile tramite gli avvocati Mariano Salvio e Carlo Scorza. Ha denunciato che su due conti correnti aperti al Monte dei Paschi per la sua società sarebbe stato applicato un Teg (tasso effettivo globale) che rivelava interessi superiori al limite fissato dalla legge per concretizzare il reato di usura. L’illecito si sarebbe esteso su un arco temporale di circa quattro anni, dal 2010 al 2014. In particolare il Teg su uno dei conti correnti sarebbe oscillato da un minimo di 13,53 per il primo trimestre del 2011 a un massimo di 16,75 nel terzo trimestre del 2014, per complessivi 11.097 euro di interessi. Altri 4.710 euro risultano invece dall’applicazione di interessi su un altro conto dell’azienda, con un tasso effettivo globale calcolato in una forbice che va dal 5,67 nel quarto trimestre del 2010 al 5,805 per il primo trimestre del 2011. Conteggi che per il giudice dell’udienza preliminare lasciano ipotizzare il superamento della soglia di usura e che dovranno quindi essere approfonditi in dibattimento, verificando anche con maggiore precisione le eventuali responsabilità a carico di ognuno degli imputati. Ha firmato perciò il decreto che dispone il giudizio, fissando al prossimo 23 maggio l’inizio del processo davanti ai giudici della terza sezione penale del Tribunale di Salerno. (c.d.m.)

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