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Uso distorto dei finanziamenti I giudici riunificano i processi

Torna in aula l’ex soprintendente ai beni archeologici, Giuliana Tocco, accusata di abuso d’ufficio. Dopo lo stralcio dei mesi scorsi per un difetto di notifica, ieri è iniziato il processo e la sua...

Torna in aula l’ex soprintendente ai beni archeologici, Giuliana Tocco, accusata di abuso d’ufficio. Dopo lo stralcio dei mesi scorsi per un difetto di notifica, ieri è iniziato il processo e la sua posizione è stata riunita a quella degli alti due imputati: il tecnico Pietro Avagliano e Angelo Maria Ardovino. Il legale della Tocco, l’avvocato Carmine Giovine, ha però chiesto che il procedimento sia di nuovo bloccato, contestando una genericità del capo d’imputazione che impedirebbe una difesa circostanziata.

Argomentazione contestata dal pubblico ministero Rocco Alfano e sulla quale il collegio della terza sezione penale, presieduto dal giudice Anna Allegro, si pronuncerà a fine marzo. In quella data, se l’istanza della difesa sarà rigettata, inizierà il dibattimento con l’audizione dei primi testi. Sarà una corsa contro il tempo, perché agli inizi del 2015 scatterà la prescrizione. Le accuse riguardano la gestione degli appalti e l’utilizzo di fondi destinati a progetti sperimentali per il pagamento delle bollette di energia elettrica.