architettura

Uno stormo d’artista per fare ombra in piazza Portanova

Uno stormo migratorio che aleggia su piazza Portanova creando la giusta ombra ai passanti. E’ questa l’installazione che ha vinto la seconda edizione di “Ombre d’artista”, iniziativa di “Gate Salerno”...

Uno stormo migratorio che aleggia su piazza Portanova creando la giusta ombra ai passanti. E’ questa l’installazione che ha vinto la seconda edizione di “Ombre d’artista”, iniziativa di “Gate Salerno” in cui si invitava a proporre delle strutture per riparare dal sole alcuni spazi pubblici. Quest’anno il luogo scelto era proprio Portanova e a vincere è stato lo “Stormo migratorio” di Davide Di Franco e Nuria Bernal Rivera. L’installazione si ispira agli stormi di uccelli che ogni anno popolano il cielo di Salerno per richiamare «le attuali migrazioni culturali delle persone che sempre di più accorrono in città cercando bellezza, svago e meraviglia – come si legge nella relazione – qualità nascoste tra le architetture effimere del centro storico». Si tratta di un manufatto modulare composto da due cavi di acciaio paralleli, tesi ai punti estremi della piazza. Su questo sono inseriti 1200 moduli pretagliati a laser collegati tra loro e l’intero stormo è collegato ai cavi d’acciaio inferiori. Si tratta, quindi, di un grande oggetto dinamico che fluttua sulla piazza. In totale il concorso ha visto la partecipazione di ventotto gruppi di progettazione. E ieri, presso il Salone dei Marmi, è avvenuta la premiazione dei vincitori anche se gli organizzatori hanno voluto precisare che si tratta di una graduatoria non ancora definitiva. Per la sezione professionisti, ci sono state anche sei menzioni. Per la sezione studenti e laureati, invece, ha vinto “Portonovo” il cui schema si ispira alla forma della conchiglia e al cui interno sono previsti dieci blocchi che alternano sedute costruite con un palo e una rete da pesca che si attracca ai palazzi che delimitano la piazza. Alle sedute si alternano vasche verdi che ospitano essenze profumate del territorio. A firmare questo progetto sono stati Paolo Amato, Miriam Forgione, Gioacchino Carpinelli, Antonia Marano e Andrea Melillo. In ogni caso tutti i lavori saranno in esposizione fino al 28 febbraio presso il Comune. Ieri è stata anche l’occasione per premiare i tre vincitori del concorso di idee nato per dare un nuovo volto a Colle Bellaria. «Risorse permettendo – ha detto l’assessore Di Maio – speriamo di passare alla concretizzazione di queste idee, magari anche attingendo a tutti i progetti vincitori». Nei desiderata dell’amministrazione, quello di Colle Bellaria dovrebbe essere un intervento autofinanziato grazie ai canoni pagati dai 70 concessionari e che ammontano a poco meno di 800mila euro.

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