AL VOTO

Università di Salerno, cinque in corsa per diventare Magnifico

Loia, Capunzo, Tortora, Aprea e Sibilio si candidano a rettore

FISCIANO - Cinque in corsa per raccogliere il testimone di Aurelio Tommasetti alla guida dell’Università degli Studi di Salerno. Ci vorrà poco più di un mese (nella peggiore delle ipotesi) per stabilire chi sarà il nuovo rettore dell’ateneo, con alleanze e convergenze che possono risultare decisive. Quasi in contemporanea ci sarà l’appuntamento con le Universiadi, le stesse elezioni si preannunciano come una lunga maratona. Le candidature. È scaduto ieri, alle 14, il termine ultimo per la presentazione delle candidature e le indiscrezioni della vigilia sono state confermate. In cinque hanno correranno per conquistare il rettorato: si tratta di Vincenzo Loia, Mario Capunzo, Genny Tortora, Ciro Aprea e Maurizio Sibilio. Anche se sembra un paradosso, il nome intorno a cui potrebbe ruotare la campagna elettorale è quello del rettore uscente, Tommasetti. Chi rappresenta la continuità, seppure nell’ottica di un ulteriore scatto in avanti del campus, è Loia. Per i quattro sfidanti, al contrario, la parola d’ordine è cambiamento. Anche perché, se la precedente tornata elettorale aveva visto Tommasetti come il candidato “di fiducia” dell’uscente Raimondo Pasquino, questa volta i due non si trovano sullo stesso fronte. Cosa peraltro già accaduta in occasione delle consultazioni europee, in cui il rettore in carica ha deciso di sposare la causa di Matteo Salvini, presentandosi sotto le insegne della Lega; Pasquino, invece, è stato una freccia all’arco di Più Europa. Ironia della sorte, nessuno dei due siederà in parlamento europeo, in quanto il primo non ha ottenuto i voti utili ad assicurarsi il seggio, mentre la lista del secondo non ha oltrepassato la soglia del 4%. Un dualismo destinato a riproporsi nelle poche settimane che mancano all’elezione del nuovo rettore. Lo scontro. Vincenzo Loia, direttore del dipartimento di Scienze Aziendali, è il nome più assimilabile a quello di Tommasetti, e che in caso di elezione punterebbe a proseguire il lavoro svolto nell’ultimo settennato, partendo dalla base lasciata in eredità dal predecessore. Dei quattro sfidanti, almeno un paio sono indicati come più vicini all’area di Pasquino. Tra di essi Maurizio Sibilio, direttore di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione, che gode dell’appoggio della Cisl Università. Ma nell’orbita dell’ex rettore ci sarebbe anche Ciro Aprea, consigliere di amministrazione del dipartimento di Ingegneria Industriale. In ogni caso, l’intenzione dei contendenti è quella di smarcarsi dalle connotazioni politiche, in modo da condurre una campagna elettorale basata sui programmi. Cosa che hanno fatto gli altri due docenti, i quali si propongono come candidati indipendenti. Ad arricchire la rosa degli aspiranti rettore, c’è la professoressa Genny Tortora, unica donna in corsa, ex preside della facoltà di Scienze e ora nome di punta di Informatica. Infine Mario Capunzo, già preside di Scienze della Formazione e volto noto (nonché ex direttore) del dipartimento di Medicina; di quel progetto, che vide la luce nella sede distaccata del campus di Baronissi, fu lui uno dei principali fautori. Il voto. Si andrà alle urne il 17 e 18 giugno ma, se nessuno dovesse raggiungere il quorum, sono previste altre due votazioni: la prima il 25 e 26 giugno, l’altra nei primi due giorni di luglio. Molto dipenderà, dunque, da eventuali alleanze. In tal senso, Loia punterebbe subito al “bottino pieno”, poiché essendo gli altri dei nomi di rottura rispetto all’era Tommasetti, un’eccessiva frammentazione e la convergenza dei consensi, dal secondo turno in poi, rischierebbe di penalizzare il candidato vicino al rettore uscente.

Francesco Ienco