l’iniziativa

Uniti dai disagi, divisi sulle proposte

Ieri l’assemblea di “Residenti resistenti”, il gruppo nato su Fb

SALERNO. Solo sabato sera si è acceso quello che il sindaco Enzo Napoli ha definito «l’albero della serenità», ma per alcuni residenti del centro di Salerno di sereno non c’è proprio nulla. Ieri mattina, presso il cinematografo San Demetrio in via Dalmazia, si sono riuniti diversi salernitani iscritti al gruppo, nato su facebook, “Residenti Resistenti” e che ad oggi conta circa 2441 membri. Anche se delle circa duemila persone iscritte sul social, alla prima assemblea, erano presenti solo una quarantina. C’è chi in maniera ironica li ha ribattezzati come i “lamentosi”, ma loro forse sono molto più di questo. Sono tutti quelli che oltre a scrivere il loro dissenso contro le luminarie natalizie hanno deciso di scendere in campo mettendoci anche la faccia. È il rovescio della medaglia, voci fuori dal coro che non possono non essere ascoltate perché «la città è anche la nostra» così come ribadito con veemenza. Ben vengano quindi i dibattiti assolutamente apolitici, così come specificato da Gabriele Bojano, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, che nel corso dell’incontro ha ribadito il concetto di «come questo voglia essere un gruppo al di là dei partiti» specificando che «nessuno è candidato alle prossime elezioni». Una giornata fattiva dedita alla raccolta di proposte concrete su un fenomeno che, ora più che mai, divide e fa discutere. «Vogliamo analizzare l’evento – spiega Luciana Libero – immaginando, anche solo per un attimo, se in questi ultimi dieci anni si fosse puntato sulla Scuola Medica Salernitana, così da essere noti per questo e non per delle banali luminarie». Dal disagio creato dai centinaia di autobus che entrano in città ogni fine settimana, ai problemi di smog fino alla totale assenza di corsie preferenziali per i mezzi di pronto soccorso, questi gli argomenti di maggior interesse sui quali si è posto l’accento. Se da un lato c’è chi a prescindere boccia l’evento che ha reso Salerno famosa in tutta la nazione, dall’altro c’è chi si arrende all’evidenza che sia una manifestazione che ha cambiato le sorti della piccola cittadina campana. «Delle migliorie devono essere apportate», spiega l’avvocato Franco Massimo Lanocita che riconosce il potenziale dell’intero evento e che propone di «chiudere l’intera zona del centro a tutti, residenti e non, dalle 19 alle 23, così da farla divenire una grande isola pedonale». Tra le proposte anche quella di dislocare il giardino incantato, ora ospitato nella Villa Comunale, presso il Parco del Mercatello o il Parco Pinocchio, così da canalizzare il turismo verso la zona orientale che vive all’ombra delle luci. (m.i.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA