Unità d'Italia, Napolitano: "Non è affievolito l'onore di Salerno"

Il presidente della Repubblica risponde al presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, che, aveva espresso il rammarico "di aver visto negletto il ruolo della città nella cerimonia del 7 gennaio a Reggio Emilia

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto al presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, che, in una lettera, aveva espresso il rammarico "di aver visto negletto il ruolo di Salerno nella cerimonia del 7 gennaio a Reggio Emilia", sottolineando che certo non per un fatto sostanziale la città di Salerno non ha ricevuto la bandiera tricolore di capitale risorgimentale d'Italia.

Lo rende noto lo stesso Cirielli. "Non esiste - ha scritto, infatti, il presidente Napolitano come riferisce Cirielli - un atto normativo di formale trasferimento della capitale a Salerno come quelli che sanzionarono la trasformazione di Torino da capitale del Regno Sabaudo in capitale d'Italia, così come il trasferimento da Torino a Firenze e, finalmente, da Torino a Roma. E non è difficile individuare la causa di tale mancanza nella consapevole volontà di considerare sempre Roma la città capitale, malgrado l'occupazione nemica".

"Questo dato di fatto, tuttavia - ha concluso Napolitano - non affievolisce l'onore che si deve rendere a Salerno come sede del Governo italiano dall'11 febbraio al 15 luglio 1944, e il riconoscimento che a Salerno spetta nella storia della nuova Italia democratica".