L'ATENEO

Unisa in “zona bianca”: riapertura vicina

Ieri il primo evento in presenza dal 2020. Loia: «Adegueremo le misure di sicurezza»

SALERNO - «Non ero più abituato a vedere tante persone». Non nasconde l’emozione il rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Vincenzo Loia , che esordisce così nel primo appuntamento “live” da marzo 2020, ovvero da quando il flagello del coronavirus si abbatté su tutta Italia. E prosegue con una promessa: «Ora che siamo in “zona bianca”, adegueremo le misure per favorire il rientro degli studenti». Ieri l’ateneo ha simbolicamente riaperto i battenti, pur nel rispetto delle norme anti-Covid, per l’evento “Unisa, un anno insieme”. L’occasione per Loia, accolto dal personale di ateneo presente in Aula Magna, di tracciare un bilancio sul lungo periodo caratterizzato dall’allarme pandemico, in cui Unisa non ha tirato il freno: nella “fase 1” garantendo a distanza insegnamenti, esami e sedute di lauree a distanza, e in seguito, dall’autunno, consentendo un graduale ritorno a un numero limitato di iscritti con la predisposizione di un piano di sicurezza.

«Non mi sono mai sentito solo anche se nessuno, me compreso, era preparato a tutto questo ammette Loia - Abbiamo dato una dimostrazione non a chiacchiere. L’epidemia ci ha insegnato tante cose. Soprattutto che è il momento delle competenze, che fanno la differenza quando tutto diventa difficile. Grazie ad esse abbiamo saputo reagire». Ora però è il momento di tornare al futuro e con la “zona bianca”, i vertici dell’ateneo stanno immaginando un allentamento delle misure di sicurezza, in modo da consentire a tutti gli studenti, non solo i vaccinati, di tornare al più presto a vivere i campus. «Bisogna fare in modo che l’Università resti solida e continui a crescere.

Oggi è un momento di gioia, ma continuando a fare attenzione. Presto adegueremo le misure alla “zona bianca”. Continueremo a preparare gli studenti a un futuro non solo lavorativo ma di civiltà». Il professor Antonio Piccolo , delegato al Personale tecnico e amministrativo, ha invece ringraziato gli operatori dell’ateneo per l’impegno profuso: «Abbiamo prestato attenzione alle istituzioni ma anche alle persone. Si proseguirà sulla strada della programmazione e del riconoscimento del merito, continuando a seguire una linea di sviluppo».

Proprio al personale l’ateneo ha consegnato una targa speciale per il lavoro svolto: a ritirare il premio Giuliana Piegari e Rocco Petrone in rappresentanza del personale dell’amministrazione centrale, nonché Patrizia Oliva e Paolo Napodano per il personale di distretti e dipartimenti. L’altro momento “clou” della giornata è stato il riconoscimento agli studenti vincitori del contest fotografico “Il mio ritorno a Unisa”. Se lo sono aggiudicato le immagini realizzate da Raffaella Giorgio (laureata in Scienze Biologiche) Raffaele Marino (studente di Computer Science), che hanno ricevuto un pc serigrafato con il marchio di ateneo.

Francesco Ienco