IL CASO

Unisa, il bis dei De Luca jr: silenzi e imbarazzi sui docenti “illustri”

Gelo sul concorso vinto dal secondogenito del governatore Profilo basso dell'ateneo e “no comment” da Simona Scocozza

SALERNO - Nessun commento filtra dagli ambienti accademici una volta divenuta di “dominio pubblico” la notizia di un altro De Luca, questa volta a Salerno, ben avviato sul sentiero della carriera da professore universitario. Non è certo il primo caso di nomi noti, ancorché legati alla politica locale, che spuntano nelle graduatorie di concorsi sulla cui correttezza c’è peraltro ben poco da obiettare. E l’Ateneo di Salerno non fa certo eccezione. Roberto De Luca è solo l’ultimo della lista, l’ex assessore al Comune di Salerno dal 2016 al 2018 (quando decise autonomamente di farsi da parte a seguito dell’inchiesta di Fanpage), che in realtà già frequentava l’ambito accademico prima di prendere parte alla selezione che lo ha visto regolarmente vincitore, insieme ad altri 14 insegnanti, di un contratto da ricercatore a tempo determinato, della durata di 36 mesi. Un triennio in cui De Luca jr sarà dunque impegnato, come recita il decreto sottoscritto dal rettore di Unisa, Vincenzo Loia, in attività di istruzione, ricerca, didattica e servizi agli studenti, nel dipartimento di Scienze aziendali (già diretto dallo stesso Loia).

Se sia questo un trampolino di lancio per una futura carriera universitaria, non è dato saperlo. Intanto però, come prevedibile, il bis dei De Luca non ha mancato di far discutere, in quanto la vicenda di Roberto ha qualche punto di contatto con quella, già assurta agli onori delle cronache, del fratello Piero, quest’ultimo titolare di una cattedra a tempo indeterminato all’Università di Cassino dopo aver vinto un concorso nel 2020. Ma al di là del parallelo, pressoché inevitabile, tra i figli dell’ex primo cittadino di Salerno, la questione che più fa capolino tra i corridoi e le aule di Unisa, è quella della meritocrazia.

Un concetto di cui l’ateneo di Salerno, specie negli ultimi anni, ha fatto una vera e propria bandiera, non solo per quanto riguarda i docenti (basti pensare il progetto “Unisa premia il merito” volto ad alleggerire dal peso delle tasse gli studenti migliori), e che certo non può essere messo in discussione dall’esito di una selezione, fino a prova contraria, inattaccabile. In ogni caso, dai vertici dell’Ateneo si è preferito, almeno per il momento, mantenere un profilo basso sulla vicenda, derubricata, per l’appunto, al risultato di un concorso basato su un progetto che è stato sottoposto a valutazione da un’apposita commissione.

Così come, contattata telefonicamente, ha preferito non rilasciare dichiarazioni anche l’altro “volto noto” che figura nella graduatoria dei 14 vincitori, vale a dire Simona Libera Scocozza , fresca di partecipazione alle Comunali nel capoluogo come candidata a sindaco. La grillina ha scelto a sua volta di mantenere il riserbo, ritenendo che il percorso professionale cammini su un binario diverso rispetto a quello politico recentemente avviato.

Francesco Ienco