PERDIFUMO
Unione Alto Cilento Parte la raccolta firme per il referendum
PERDIFUMO. «I cittadini devono poter decidere se uscire dell’Unione o meno». L’Unione in questione è quella dei comuni dell’Alto Cilento e a parlare è Nazario Matarazzo, consigliere di minoranza di...
PERDIFUMO. «I cittadini devono poter decidere se uscire dell’Unione o meno». L’Unione in questione è quella dei comuni dell’Alto Cilento e a parlare è Nazario Matarazzo, consigliere di minoranza di Perdifumo e unico rappresentante nell’assise del gruppo “Io voglio vivere qui”. Oltre a Perdifumo nell’Unione ci sono Agropoli, Cicerale, Laureana Cilento, Lustra, Prignano Cilento, Rutino e Torchiara. Tali centri dividono la maggior parte dei servizi comunali con un risparmio da parte delle cosa pubblica e un incremento dell’offerta al cittadino.
«L’idea di consorziare i comuni è positiva – dice il giovane – ma l’Unione Alto Cilento soffre troppo di “agropolicentrismo” e invece di diminuire i problemi, spalmando i sevizi, qui aumentano esponenzialmente. Le tasse per i cittadini sono molto alte ed è quindi giusto che siano questi ultimi a dire la loro». Partendo da questo assioma Matarazzo ha indetto per domenica 28 gennaio e domenica 4 febbraio dei momenti di confronto con la popolazione e di raccolta firme. «Chiederemo un referendum in cui i cittadini decideranno se rimanere legati o meno all’Unione. È una decisione che spetta a chi vive il territorio, in piena attuazione della democrazia e della Costituzione».
Il consigliere Matarazzo non è nuovo a queste iniziative: nei mesi scorsi ha avviato un’altra raccolta firme per chiedere all’amministrazione comunale la risoluzione dei continui problemi alla rete elettrica.
Arturo Calabrese
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«L’idea di consorziare i comuni è positiva – dice il giovane – ma l’Unione Alto Cilento soffre troppo di “agropolicentrismo” e invece di diminuire i problemi, spalmando i sevizi, qui aumentano esponenzialmente. Le tasse per i cittadini sono molto alte ed è quindi giusto che siano questi ultimi a dire la loro». Partendo da questo assioma Matarazzo ha indetto per domenica 28 gennaio e domenica 4 febbraio dei momenti di confronto con la popolazione e di raccolta firme. «Chiederemo un referendum in cui i cittadini decideranno se rimanere legati o meno all’Unione. È una decisione che spetta a chi vive il territorio, in piena attuazione della democrazia e della Costituzione».
Il consigliere Matarazzo non è nuovo a queste iniziative: nei mesi scorsi ha avviato un’altra raccolta firme per chiedere all’amministrazione comunale la risoluzione dei continui problemi alla rete elettrica.
Arturo Calabrese
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