Una tromba d’aria devasta le serre 

Danni a Cioffi e ad Angona, la politica chiede lo stato di calamità naturale

Poche ore di maltempo, tanti i danni ieri nelle periferie ebolitane. Una tromba d’aria ha creato prima problemi e disagi in località Cioffi, al confine con Battipaglia, dove si sono registrati danni ingenti alle serre e l’interruzione dell’energia elettrica, poi più tardi si è spostata in località Angona distruggendo un container e numerose serre per circa tre ettari di terreno.
A Cioffi i problemi sono iniziati già alle sette di mattina. La tromba d’aria e la forte pioggia hanno danneggiato le linee della media tensione elettrica provocando l’interruzione della fornitura di energia in aziende e case private. Una trentina di famiglie solo in tarda mattinata ha visto ripristinata la normale fornitura. Problemi anche per la pubblica illuminazione a causa dei danni ad alcuni pali che hanno reso necessario un intervento di tecnici della Engie Servizi per la messa in sicurezza.
In tarda mattinata, la tromba d’aria si è diretta ad Angona, dove ha spazzato via un impianto di serre da poco realizzato da Vito Martiniano, proprietario dell’azienda agricola omonima. È lui stesso che racconta l’accaduto: «In un attimo la tromba d’aria ha causato danni per circa duecentomila euro, ha spazzato via tutti i teli di plastica nuovi e i pali usati per la realizzazione delle serre sparse su circa tre ettari di terreno e pronte per essere utilizzate per la semina di lattughine. Addirittura la forza del vento ha spazzato via un container utilizzato come ricovero dei dipendenti, che era ancorato su una base di cemento».
Immediate le prese di posizione della politica. Il consigliere delegato alla sicurezza, Giuseppe La Brocca: «Tante aziende hanno purtroppo subìto ingenti danni alle coltivazioni. Insieme al sindaco Massimo Cariello ci stiamo attivando per chiedere lo stato di calamità naturale». Sulla stessa linea il capogruppo consiliare del Pd, Pasquale Infante: «Ho subito scritto alla Regione di attivarsi per il riconoscimento dello stato di calamità naturale a seguito delle trombe d’aria con gravi danni alle serre e alle colture dell’intera Piana del Sele».
Antonio Elia
Sergio Macellaro
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