Una task force contro chi inquina 

Il nuovo nucleo ambientale dovrà vigilare sugli sversamenti illegali nei fiumi

CAPACCIO PAESTUM. Reflui zootecnici e liquami in genere sversati abusivamente nei fiumi, che finiscono nel mare di Capaccio Paestum, compromettendone la colorazione e mettendo in allarme i turisti. La giunta comunale ha varato una task force contro chi inquina, il nucleo ambientale investigativo, composto da sei figure, con diverse competenze, oltre il coordinatore, Antonio Rinaldi.
In particolare, si compone di: un’unità appartenente al servizio ambiente (geometra Antonio Russo); un’unità appartenente allo Sportello unico edilizia (geometra Dean Auricchio); un geologo ed un biologo (incarichi da esternalizzare); due operatori di polizia municipale (Marco Guerra e Silvio Marino). Il loro compito è la vigilanza preventiva e repressiva in materia ambientale, oltre alla verifica dell’osservanza delle corrette modalità di raccolta e smaltimento dei reflui da parte delle aziende zootecniche presenti sul territorio.
Il nucleo potrà avvalersi di ditte specializzate per i carotaggi dei terreni per verificare eventuali forme di inquinamento del sottosuolo; di droni con visione notturna e ogni altra tecnologia di avanguardia. Verrà disposto poi un incarico esterno ad una figura esperta cui toccherà il monitoraggio, per almeno tre volte nel mese corrente, delle acque di balneazione sia dal punto di vista chimico che biologico. Questo al fine di comprendere a cosa è attribuibile il cambiamento di colore dell’acqua del mare in determinati momenti della giornata e gli effetti sulla stessa.
Tale accorgimento è stato messo in campo dal sindaco Palumbo per cercare di porre un freno agli sversamenti abusivi che avvengono spesso nei fiumi e loro affluenti, che rischiano di compromettere la stagione turistica, visto che i liquami poi finiscono in mare, facendo storcere il naso ai turisti. (a. p.)
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