Una task force collusa con gli imbroglioni

Sono stati proprio gli 007 incaricati delle verifiche nell’Agro a intascare le maggiori somme di denaro

NOCERA INFERIORE. Probabilmente nessuno poteva pensare che un’indagine nata in un piccola procura di provincia potesse condurre a questi risultati.

A Nocera l’hanno chiamata operazione “Mastrolindo” la truffa all’Inps per centinaia di milioni di euro. Falso ideologico e truffa aggravata: questa l’ipotesi d’accusa alla quale lavora la Procura.

Ma nell’ambito dell’indagine la cosa curiosa è che, guardando le carte, si scopre quale sia stata alla fine la traccia determinante, la pista battuta con maggiore insistenza. Gli inquirenti sono partiti seguendo proprio la task force nominata dall’Inps per controllare le numerose aziende fantasma.

Circa 250 ispettori sono arrivati in Campania da tutta Italia e avrebbero dovuto verificare le truffe, ma, alla fine, risultano tra i maggiori beneficiari dei premi di produttività acquisiti inserendo falsi dati nel sistema centrale.

Avrebbero gonfiato i numeri dei disconoscimenti per raggiungere i premi elargiti dall’istituto.

E proprio i dirigenti locali e regionali che avrebbero omesso i controlli sui dati immessi risultano tra i maggiori beneficiari dei premi. I furbetti riuscivano ad intascare oltre centomila euro annui di premi di produttività.

Somme enormi tanto che da un primo calcolo approssimativo risultano erogati fraudolentemente circa 360 mila euro per le annualità 2012-2013 e 260milioni per il 2014. Somme queste ultime già erogate ma non ancora certificate.

Adesso la marea di dati saranno incrociati per accertare le singole responsabilità. Si profila un danno per le casse dello Stato per oltre 560 milioni di euro. Allora emergeranno le varie posizioni con maggiore chiarezza.

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