Una stretta contro chi non rispetta le regole

Il presidente del comitato centro storico: «Serve un presidio fisso delle forze dell’ordine»

Chiusura istantanea dei locali che offrono alcol ai minorenni: è questa la proposta avanzata da Ermanno Minoliti, presidente del comitato di quartiere centro storico. «Il problema non è solo lo sballo della vigilia di Natale o quello che sicuramente si verificherà a Capodanno – spiega – Anche se in modo meno vistoso, sono scene che accadono puntualmente ogni fine settimana e noi residenti del centro storico lo sappiamo bene, perché assistiamo a risse, subìamo schiamazzi e all’indomani ci risvegliamo tra tappeti di bottiglie e di sigarette». Per Minoliti, l’unica strategia utile a contrastare gli eccessi della movida è il potenziamento dei controlli delle forze dell’ordine, «perché siamo contenti del fatto che il sindaco Vincenzo Napoli abbia garantito il pugno duro per chi non rispetta le regole, ma per farlo occorre prolungare i turni di intervento della polizia municipale, che non può smontare alle 23». È infatti proprio a quell’ora che il popolo della notte inizia a bazzicare per i vicoli del centro storico, spostandosi di bar in bar. «Ed è puntualmente dopo la mezzanotte che si crea il caos, tra via Roma, largo Abate Conforti e piazza Alfano I, una delle zone dove ultimamente si registrano i maggiori problemi». Di recente, cinquanta abitanti del quartiere, hanno firmato un esposto inviato in procura, ai carabinieri, ai vigili e consegnato nelle mani del questore per denunciare rumori, urla e schiamazzi che si protraggono fino alle tre del mattino, rendendo impossibile il riposo. Nell’esposto si fa riferimento a decine di minorenni ubriachi - a cui, nonostante la legge ne faccia divieto, vengono serviti alcolici fino a tardi - che stazionano nei vicoli e nelle piazze alternando coretti da stadio a invettive da cui spesso scaturiscono risse.

«Nonostante le ripetute segnalazioni e un incontro in questura, la situazione è rimasta invariata – denuncia Minoliti – Il questore Pasquale Errico è stato estremamente disponibile, ma come ripetiamo ormai da tempo, l’unica soluzione è rappresentata dall’istituzione di un presidio fisso di polizia nelle aree ritenute più critiche». (b.c.)

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