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Una riunione domani al ministero

Marcia della speranza a Roma per i lavoratori Alcatel, che andranno domattina al ministero del lavoro. Ieri mattina si è svolta una riunione preliminare a Napoli, presso gli uffici della Regione, a...

Marcia della speranza a Roma per i lavoratori Alcatel, che andranno domattina al ministero del lavoro. Ieri mattina si è svolta una riunione preliminare a Napoli, presso gli uffici della Regione, a cui hanno preso parte una delegazione dei lavoratori del Centro ricerca e sviluppo di Battipaglia, l’assessore regionale al lavoro Severino Nappi, l’assessore provinciale al lavoro Pina Esposito, le organizzazioni sindacali.

Oggi a Roma si proverà ad evitare la chiusura dello stabilimento di Battipaglia. Un’impresa quasi disperata se si pensa che la cessione del ramo d’azienda dalla multinazionale francese alla società Sesa spa, con trasferimento di quaranta lavoratori, è stata il primo passo dello smantellamento previsto dall’Alcatel della sua sede battipagliese. In una seconda fase, che dovrebbe essere avviata a breve, la multinazionale comunicherà numeri e nomi di chi dovrà lasciare l’Alcatel. Si parla di circa 600 esuberi annunciati in tutta Italia (dovrebbero essere 580), ma non sono state ancora divise le cifre totali al netto degli stabilimenti presenti tra Battipaglia, Rieti e Vimercate.

L’operazione di cessione di ramo d’azienda interessa quaranta lavoratori su un totale di circa un centinaio di dipendenti, lasciandone in seno all’Alcatel una sessantina. Di questi ultimi, tuttavia, sarebbero non più di 35 ad operare all’interno del Centro, giacché gli altri svolgono lavori di assistenza, in maniera permanente, presso clienti. In pratica, il materiale umano che resterebbe nel Centro non giustificherebbe un mantenimento dell’azienda che, scippata del prodotto multimediale che finirà in Israele, rischierebbe la chiusura in tempi brevi.

«Sono giornate decisive per il futuro occupazionale dei lavoratori dell’Alcatel. La Cisl è al fianco dei dipendenti dell’azienda ed anche accanto ai delegati sindacali», commenta il segretario generale della Cisl Ust di Salerno, Matteo Buono.(f. p.)

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