l'emergenza

Una petizione per i problemi e i disagi alla scuola Vicinanza

Dopo l’ennesimo allarme bomba al Tribunale e l'evacuazione dell'istituto i genitori incontrano Napoli

SALERNO. Un nuovo allarme bomba al tribunale di Salerno ha messo in moto, ieri mattina, alle operazioni di sgombero del Tribunale ma anche dell’adiacente scuola Vicinanza. L’allarme è scattato intorno alle 10 dopo una telefonata anonima ricevuta dagli uffici della cancelleria che annunciava la presenza di ordigno. Le forze dell’ordine, polizia e carabinieri hanno provveduto a sgomberare le aule presso le quali si stavano svolgendo le udienze nelle varie sezioni del civile, penale e lavoro causando l’ira degli avvocati impegnati nei processi. Contemporaneamente è stata sgomberata anche la attigua scuola Vicinanza per la rituale bonifica.

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I genitori dei bambini, intimoriti per l’incolumità dei loro figli, si sono precipitati per prenderli in custodia mandando in tilt il traffico nelle vie adiacenti. Una situazione al limite, sofferta soprattutto dalla vicina scuola che, a differenza del Tribunale, ogni volta è costretta a sgomberare circa seicento alunni («alcuni anche di 3 anni»)e contestualmente avvisare i genitori. Per questo motivo, già da qualche tempo, è partita una petizione popolare nella quale – soprattutto i genitori – chiedono all’amministrazione comunale di intervenire presso il ministero della Giustizia affinché, quei locali, vengano ceduti, quando il Tribunale sarà trasferito alla cittadella giudiziaria, alla scuola. A perorare la causa peresso il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli il consigliere Augusto De Pascale che ha immediatamente fissato un incontro a Palazzo di Città per studiare la situazione. Incontro fissato per il prossimo 23 maggio. «Ì genitori hanno raccolto circa mille firme – spiega il dirigente scolastico Sabrina Rega – mentre il consiglio d’istituto ha fatto una apposita delibera nella quale chiede l’uso dei locali. Petizione e delibera saranno consegnati al sindaco Napoli lunedì 23». A fare richiesta dei locali, anche i giudici di pace, ma la decisione ultima spetta al ministero. Anche per questo l’iter sarà particolarmente difficile, «ma non potevamo rimanere con le mani in mano» aggiunge Rega. Del resto, spiega la dirigente scolastica: «Da quando hanno unito le due scuole, Vicinanza e Pirro, sarebbe utile metterle tutte nello stesso plesso».

«È una situazione che non può essere più sostenuta – commenta il consigliere De Pascale – Ogni volta che la scuola deve essere sgomberata, gli alunni sono costretti ad uno slalom tra le auto in sosta nel cortile con il rischio che possono farsi male. Oltre ovviamente all’apprensione dei genitori. Per questo motivo mi sono adoperato per organizzare un incontro e iniziare a capire qual è l’iter migliore per ottenere che i locali del Tribunale, una volta liberati, possano essere effettivamente dati in concessione alla scuola». Intanto i genitori sono esasperati «in pochi mesi è già accaduto più di una volta e non è sempre facile lasciare il lavoro e scappare in centro con la paura che possa accadere qualcosa di grave» commenta qualcuno: «È arrivato il momento di trovare una soluzione definitiva».