IL FATTO

Una mini discarica ad Ascea: trovati anche tubi di amianto

I rifiuti sono stati abbandonati nelle vicinanze del Santuario della Madonna del Carmine

ASCEA. Da sentiero per ciclisti a discarica a cielo aperto. È la trasformazione del tratto di strada che dalla frazione Catona, nel territorio del Comune di Ascea, conduce al santuario della Madonna del Carmine – fra la SP 296 e Ascea capoluogo – dove nei giorni scorsi è stata individuata una vera e propria discarica.
Immondizia di ogni genere, scarti edili, contenitori di plastica, carta e cartoni, bottiglie in vetro e persino tubi di amianto abbandonati negligentemente da individui senza scrupoli: questo lo scenario, triste e desolato, di chi si reca nella frazione di Ascea in cerca di una natura pulita e di un riparo dalla calura estiva.
E mentre gli amministratori comunali pubblicizzano un territorio dalla natura incontaminata, un mare cristallino, insignito più e più volte della Bandiera Blu, e festeggiano l’inaugurazione dei nuovi sentieri naturalistici che dal mare conducono alle zone interne, è proprio nelle contrade che si consuma un vero e proprio scempio.
«Fino a qualche anno fa, ovvero sino al 2015, la strada che adesso è stata sommersa dai rifiuti era percorsa dai ciclisti che in mountain bike partivano dalla località Stampelle e, passando per la zona del cimitero e Mandia, arrivavano alla Madonna del Carmine. Oggi la strada in questione è interamente impercorribile, con consistenti quantità di amianto che mettono in pericolo chi si imbatte per quel sentiero», commenta amareggiato un ciclista che qualche giorno fa si è ritrovato ai piedi della discarica, nel cuore del Parco del Cilento.
Quella di Catona non è l’unica discarica improvvisata sul territorio di Ascea. Tanti infatti sono i rifiuti abbandonati lungo sul ciglio della strada che da Ascea conduce, attraverso la località Rizzico, a Rodio, frazione del Comune di Pisciotta. Materassi, vecchi televisori, resti di cucine smontate, secchi di vernice, sacchetti di plastica con vecchi indumenti e barattoli in vetro fanno da contorno al suggestivo scenario che si staglia fra gli uliveti secolari, con il mare a fare da sfondo.
Difficile rintracciare gli autori dei misfatti, considerato che le strade interne delle frazioni non sono dotate di un sistema di videosorveglianza che possa consentire di vigilare assiduamente sulle zone interessate. «Sono venuto in vacanza nel Cilento perché mi avevano parlato di una natura rigogliosa e incontaminata ma passeggiando mi sono reso conto che forse non è proprio che stanno le cose» ha affermato indignato un mountainbiker. L’appello che i cittadini lanciano alle autorità comunali è quindi quello di intervenire immediatamente con un’opera di bonifica dell’area che salvaguardi sia l’ambiente sia il paesaggio, evitando rischi per l’uomo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.