Una mazzata sulla spazzatura A pagare sono i commercianti

Sarno: in base alle nuove tariffe gli esercenti risultano quelli maggiormente penalizzati Le cose invece vanno meglio per le famiglie dove il risparmio è sostanziale rispetto al passato

SARNO. Nel raffronto tra i costi e il ruolo della tares per il 2012 e quella del 2013 emerge un dato positivo per alcune tipologie di utenze, mentre punti negativi per altre categorie.

La tares ha il principio di copertura della gestione del servizio d smaltimento dei rifiuti. In linea generale i costi sono aumentati, arrivando a 6,2 milioni a fronte dei 5,8 del 2012. Sono aumentate le spese per il conferimento in impianti raddoppiandosi rispetto allo scorso anno quando erano previsto circa 1 milione. Nel contempo, sono diminuiti i proventi per recupero materiale che da 120mila euro sono scesi a 80mila circa.

Queste cifre rendono l’idea che la raccolta differenziata non funziona come dovrebbe. Passando, poi, alla tassazione, il ruolo da coprire è aumentato di circa 100mila euro, salendo a 5,560 milioni. L’amministrazione Mancusi ha proceduto ad una serie di aggiustamenti interni, premiando alcune categorie e penalizzando altre. La categoria per esposizioni e autosaloni vede la tariffa abbassarsi a 11 euro mq a fronte dei 18,33 euro del 2012. Gli alberghi con ristoranti aumentano di 3 euro a mq, arrivando a 17,74. La tariffa per gli ospedali aumenta del 200% passando da 4,54/mq a 12,54. Quella di banche ed istituti di credito aumenta del 50% passando da 22,92 a 32,92. Diminuisce del 25% la tariffa per negozi di abbigliamento, calzature, cartolerie, ferramente e altri beni durevoli, abbassandosi da 18,33 euro a 13,91/mq. I negozi di tende e tessuti, i bar e le pasticcerie, sulla stessa linea subiscono un ribasso di 5 euro passando da 18,33 a 13,33. Dimezzata la tariffa per mense, birrerie e pub che da 25,35 euro/mq scende a 13,47.

Sulla diminuzione ad alcune categorie alimentari sono critici gli esercenti di altre tipologie come edicole, tabacchini e altri di specie che producono poca spazzatura, restando, però, con la tariffa invariata.

Le utenze domestiche, senza dubbio le più numerose, passano dal costo di 3,27 euro/mq a 3,28. Su questo costo l'aumento è quasi impercettibile e probabilmente di arrotondamento.

Quello che invece influisce di più sui carichi delle famiglie è la quota che viene versata a seconda della loro composizione. La quota variabile è stata ritoccata verso l’alto.

I single passano da 17,53 euro del 2012 a 19,52. Le coppie da 40,90 a 45,56, mentre le famiglie di tre persone passano da 52,28 euro a 58,57. La famiglia media di quattro persone, nel 2012, per quota variabile, pagava 64,26 e ora pagherà 71,59. Sono aumentate di 10 euro anche le quote riferite alle famiglie di cinque persone e a quelle più numerose. Se i commercianti sorridono, le famiglie un po’ meno, su questo non ci sono dubbi.

Gaetano Ferrentino

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