Salerno

Una lapide per le vittime dell'alluvione

De Luca ha ricordato il dramma causato dall'esondazione del Fusandola. Il comitato No Crescent all'attacco

Questa mattina il sindaco Vincenzo De Luca ha preso parte alla cerimonia di scoprimento di una lapide commemorativa in onore delle vittime dell'alluvione del 1954. La lapide è collocata in via Raffaele Mauri, nel quartiere Mariconda, a poca distanza dalla rotatoria del Parco Arbostella. Tante le persone che hanno preso parte all'iniziativa, tra cui alcune persone che all'epoca erano solo dei bambini. Uno dei presenti ha anche voluto leggere una lettera recuperata all'Archivio di Stato. De Luca ha citato il poeta salernitano Alfonso Gatto ed attraverso le sue parole ha voluto ricordare quegli attimi terribili durante i quali, per via dell'esondazione del torrente Fusandola, persero la vita tantissimi salernitani.

Subito si è fatta sentire la protesta degli ambientalisti. "Non servono sterili commemorazioni degli eventi tragici, occorre invece una politica seria e lungimirante che sappia valorizzare la prevenzione e la manutenzione al fine di ridurre, o quantomeno contenere, i rischi del dissesto idrogeologico", si legge in una nota.

"Il comune di Salerno, purtroppo, con la nota cementificazione di Santa Teresa ha dimostrato di imparare poco dalle lezioni che la natura ha impartito all’uomo, con l’alluvione cittadina del lontano 1954 o in tempi più recenti con gli eventi in Liguria, in Toscana o nella vicina Atrani. Deviare il torrente Fusandola creando una curva ad angolo retto, non tenendo peraltro in nessun conto i tre vincoli sussistenti sul corso d’acqua, è l’espressione di una politica sempre pronta a favorire progetti  di speculazione privata, ma sorda rispetto alla messa in sicurezza del territorio, e miope al punto da non saper leggere storie recenti e passate. È per questo che, piuttosto che occuparsi di iniziative stucchevoli, consigliamo al primo cittadino di impiegare parte del suo tempo nella lettura di “SOS Fusandola” – rapporto che contiene tutte le criticità idrogeologiche connesse all’intervento urbanistico di Santa Teresa-, dossier peraltro già inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Ambiente e ad Erasmo D’Angelis, responsabile della Struttura contro il dissesto idrogeologico"