Una “grande coalizione” contro Aliberti

Verso il voto a Scafati: continuano gli incontri tra esponenti del centrosinistra e moderati

SCAFATI. Verso il voto. Ieri sera il secondo appuntamento fissato dall’Udc con tutte le forze di centrosinistra. Si va avanti a dialogare alla ricerca di una sintesi sul candidato sindaco.

Sedici le sigle all’incontro tenutosi a San Pietro – Pd, Sel, Psi e Fli oltre a liste civiche, associazioni e movimenti - che ha visto la presenza di una trentina di persone. Hanno risposto all’appello dell’Udc anche le altre forze moderate - eccetto il Mocis - che con Giuseppe Fattoruso già da tempo hanno siglato un’intesa. L’obiettivo del segretario Udc Alfonso Di Massa e dei consiglieri Antonio Carotenuto e Alfonso Fantasia è di tenere vivo il confronto con il centrosinistra nell’ottica di dar vita ad una grande coalizione in vista delle amministrative.

Assente il candidato sindaco Corrado Scarlato, ma solo per impegni di lavoro Non è mancato, invece, il presidente di ‘Scafati libera’ – movimento civico di cui Scarlato è espressione - Vittorio D’Alessandro. Forte delle dichiarazioni del segretario provinciale Pd Nicola Landolfi che, intervenuto sulla questione politica sollevata da Pnb, ha sgombrato il campo da ogni equivoco e chiarito che «il partito è coerente e conseguente con l’esito delle primarie del centro sinistra» e che con Scarlato, «bisogna favorire il massimo dell’ascolto, dell’unità e della condivisione». D’Alessandro ha ribadito la ferma volontà del suo gruppo di proseguire il percorso cominciato verso le amministrative. Scarlato può contare sull’appoggio dei dirigenti e del capogruppo consiliare del Pd Enrico Donnarumma e delle liste Scafati libera, Sel, Centro democratico, Civitas e Adesso Scafati.

Nell’angolo restano, al momento, le posizioni critiche rispetto alla sua candidatura espresse dai due consiglieri Pd Michelangelo Ambrunzo e Mauro Buono di ‘Obiettivo comune’ e dal consigliere Francesco Bottoni che poche sere fa si è reso protagonista di un intervento all’assemblea pubblica di Pnb. I tre hanno chiesto a Scarlato di fare un passo indietro, così come il Psi di Domenico Cuomo e Pnb con il suo leader Michele Grimaldi mantengono una posizione nettamente defilata.

Landolfi è netto: «La divisione dei ruoli tra movimento e partito fa bene solo se moltiplica i voti. I movimenti non possono durare in eterno, sennò diventano frazioni e non servono per andare, come dovremmo, tutti dalla stessa parte».

Maria Rosaria Vitiello

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