Una frana minaccia l’ospedale

I residenti: «Nessuno obbliga il proprietario del costone alla messa in sicurezza»

Un costone di terra staccatosi a dicembre minaccia, nuovamente, l’incolumità dei residenti di Tolomei e dei pazienti dell’ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo, dal momento che lo smottamento potrebbe compromettere l’impianto elettrico del nosocomio situato dove sono i generatori.

«Nessuno - affermano i residenti della zona alle spalle dell’ospedale Santa Maria dell’Olmo- sta facendo niente per imporre al proprietario del terreno, così come da ordinanza sindacale del 18 febbraio 2013, la messa in sicurezza del costone».

«Se la frana venisse giù andrebbe a causare il blocco del torrente Bonea con una serie di pericoli per le persone e per le abitazioni che si trovano nell’area interessata» concludono i residenti.

Nei giorni scorsi alcuni residenti si sono recati presso il comando della polizia locale chiedendo spiegazioni in merito al fatto che nessuno impone ai proprietari di farsi carico del problema.

«Per tutta risposta - dicono gli abitanti - i caschi bianchi ci hanno detto che martedì faranno un sopralluogo, in seguito al quale sarà presa una decisione. La gente di Tolomei teme comunque di essere costretta ad un’evacuazione dal momento che un altro smottamento di più ampie proporzioni potrebbe investire la abitazioni vicine.

«Noi non vogliamo assolutamente abbandonare le nostre case. Il Comune non ci venga a dire che non ci sono soldi per mettere in sicurezza l’area a rischio, in quanto un intervento del Comune sarebbe a carico dei proprietari» spiegano i residenti.

Gli abitanti del posto lamentano anche il fatto che il Comune non ha preso alcun provvedimento per gli scarichi abusivi che si riversano in questo alveo e poi nel torrente Bonea fino a raggiungere il Comune di Vietri sul Mare. Il territorio di Cava è spesso interessato da frane che colpiscono in particolar modo le frazioni. I residenti chiedono un monitoraggio costante per evitare problemi al territorio.

Annalaura Ferrara