«Una Festa autorizzata violando ogni regola»

L’ex sindaco Galdi accusa Servalli per l’organizzazione dell’Expo della pizza Il primo cittadino replica: «Sollevai io le criticità della procedura amministrativa»

Torna a far discutere la già tanto contestata Festa della pizza, manifestazione tenutasi in città lo scorso anno, in piazzale Gramsci. All’epoca dell’evento – svoltosi a fine settembre 2016 – erano stati una serie di permessi mancati in merito alla somministrazione di cibi e bevande e all’occupazione di suolo pubblico, a creare qualche intoppo con tanto di diversi sopralluoghi da parte della polizia locale. Quella stessa festa sta tornando in questi giorni sotto i riflettori alla luce dell’annuncio – fatto già nel corso dell’ultimo consiglio comunale – di un’indagine interna di cui era venuto a conoscenza l’ex sindaco Marco Galdi, tramite accesso agli atti secondo i quali, stando a quanto fa sapere l’attuale consigliere di opposizione, sarebbe stato lo stesso sindaco Vicenzo Servalli a “scavalcare” i mancati permessi e ad autorizzare l’evento. «Su mio accesso agli atti – ha dichiarato Galdi – ho ricevuto dal segretario generale una relazione “scottante” avente ad oggetto la manifestazione Expo in Pizza, sulla quale già ero intervenuto per denunciare la mancanza di autorizzazioni sanitarie. Ma la storia è molto più complessa: emerge subito il diniego di autorizzazione da parte degli uffici comunali e una firma del sindaco che supera tutto e fa andare l’iniziativa in porto, contro ogni regola».

L’ex sindaco parla anche di mancati pagamenti che, all’esito di un approfondito riscontro, potrebbero portare a segnalare tutto agli organi competenti. «A ciò – continua infatti Galdi – si aggiunga l’occupazione di 2500 metri in più di quanto sia stato autorizzato agli organizzatori dell’evento e, ciliegina sulla torta, il mancato pagamento di tutti gli importi previsti».

Un’accusa alla quale Servalli non ha esitato a rispondere. Proprio nelle scorse ore, infatti, il primo cittadino – tramite la sua pagina facebook – ha diffuso un documento dal quale risulta che l’indagine pervenuta a Galdi era stata proprio richiesta da lui per far luce su una serie di modalità degli uffici nella concessione di permessi che vanno, a dire di Servalli, sicuramente modificate. «Galdi – scrive Servalli – da alcuni giorni produce documenti “scottanti” sulla vicenda della Festa della Pizza. Con totale disonestà intellettuale ha dimenticato di dire che la relazione del segretario generale, da cui muove la sua indagine, fu promossa da una mia iniziativa tesa a verificare le indubbie criticità manifestatesi nella procedura amministrativa».

Giuseppe Ferrara

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