“Casa speranza”

Una falegnameria per giovani della comunità di recupero

Una risposta concreta per il reinserimento degli ex tossicodipendenti nel tessuto produttivo sociale: questo lo scopo della nuova falegnameria allestita presso Casa Speranza, la comunità di recupero...

Una risposta concreta per il reinserimento degli ex tossicodipendenti nel tessuto produttivo sociale: questo lo scopo della nuova falegnameria allestita presso Casa Speranza, la comunità di recupero che sorge in contrada Papaleone, ad Eboli, dove da ormai quasi un ventennio i ragazzi hanno la possibilità di riprendere in mano la propria vita, grazie all'azione di volontariato dell'associazione Spes Unica.

Il laboratorio è stato realizzato dall’associazione grazie al sostegno della Fondazione Vodafone Italia e dal Club Inner Wheel di Battipaglia, nell'ambito del progetto “Officina della Creatività”: un'efficace soluzione al problema dell’inclusione sociale attraverso un percorso di formazione lavoro e di sostegno che conduce all’inserimento lavorativo. Il fenomeno delle dipendenze, difatti, nella Piana, si presenta così forte e complesso che un’offerta di opportunità lavorativa, quale può essere questa, non ha solo la valenza di sostegno, e riscatto, ma assume dunque il valore di prevenzione rispetto al rischio connesso alla solitudine che segue la terapia di recupero.

La falegnameria sorge su un edificio-deposito destinato anche alle attività restauro e prende il posto di un ex capannone. «Il mio sogno era di metterci un allevamento di maiali – ha spiegato padre Ezio Miceli, fondatore dell'associazione – ma per problemi di varia natura ho dovuto rinunciarvi e allora, grazie al sostegno economico ricevuto abbiamo potuto realizzare questo progetto più ambizioso. Ognuno di questi ragazzi – ha aggiunto ha un potenziale da scoprire ed utilizzare per avere una vita lavorativa e sociale più attiva e soddisfacente». La falegnameria è stata intitolata al compianto agronomo battipagliese Lorenzo Napoli.

Alessandra De Vita