Una domenica speciale

I candidati sindaco ai seggi con le famiglie. Soltanto Lambiase va da solo

SALERNO. Sorridente e felice, si è presentato così il sindaco uscente, Vincenzo Napoli presso la sezione 7 del convitto nazionale Torquato Tasso a largo Abate Conforti. Al suo fianco anche la figlia quindicenne, a cui ha tenuto la mano per quasi tutto il tempo, e la moglie che per l’occasione ha sfoggiato un nuovissimo look. Capelli lisci e non mossi come è solita abituata a portare. Poco prima delle 11, il candidato dei deluchiani aveva già depositato nell’urna la sua scheda. Dopo qualche battuta scambiata con la moglie e una foto con dei ragazzini presenti nel chiostro antistante la scuola, è andato via in attesa del verdetto.

È arrivato, invece, da solo ieri mattina, alle 9.20, Gianpaolo Lambiase, il candidato sindaco del fronte della sinistra salernitana. Con il suo incedere calmo e rilassato si è recato presso la sezione numero 55 dell’istituto comprensivo Giacinto Vicinanza sul corso di Salerno. «Ho dormito tranquillamente questa notte», commenta sorridente Lambiase, e poi aggiunge: «Perché non avrei dovuto? Mi sono svegliato alle 8 questa mattina». Elegante nel vestire così come nell’incedere non fa trasparire alcuna emozione. Qualcuno, sia all’ingresso che all’uscita del seggio, lo ferma per stringergli la mano e scambiare qualche battuta per stemperare la tensione di queste ore.

«Sono molto tranquillo, so di aver condotto una bella battaglia fin qui e questo mi basta», è il commento di Dante Santoro mentre si reca al seggio. Alle 10 in punto ad attenderlo sotto casa c’è il suo amico Andrea «con cui ho condiviso ogni momento importante della mia vita, in questo è stato assolutamente fondamentale per me» afferma Dante prima di salire in sella al suo scooter per recarsi al seggio di via Posidonia. «Ho saputo votare», dice scherzando dopo aver espresso la sua preferenza sulla scheda elettorale. Poi un buon caffè prima di iniziare la domenica con la giusta dose di ottimismo. «Tanto non finirà qui, ci vedremo al ballottaggio», chiude poi deciso.

Arriva, invece, accompagnato dalla sua famiglia, mano nella mano con sua moglie Paola e le sue due piccole figlie il candidato sindaco Roberto Celano. Sono le 11, all’ingresso del liceo classico Francesco De Sanctis, il consigliere uscente si presenta con il volto disteso, un look casual ed un’aria disinvolta che cela solo una leggera apprensione per quello che sarà.

«Ho visto molto entusiasmo intorno a me – afferma – sono fermamente convinto che arriveremo al ballottaggio». Una domenica che Celano ha deciso di trascorrere serenamente in famiglia, circondato dall’affetto dei propri cari alla fine di un’estenuante, ma soddisfacente battaglia.

Il sorriso sempre stampato sulle labbra mentre saluta con affetto i cittadini, Rigorosamente in giacca e cravatta, il candidato Antonio Cammarota giunge al seggio elettorale, all’interno dell’istituto comprensivo Giovanni Paolo II di Torrione Alto, accompagnato da un paio di avvocati del suo studio legale. «Come trascorrerò questa giornata? In giro per associazioni e naturalmente al mio comitato elettorale, come fatto finora – racconta sorridente – Poi la sera mi rilasserò in compagnia di amici. Sono pienamente soddisfatto del lavoro fatto perché mi sono circondato di persone positive e concrete che, come me, hanno scelto di raccontarsi in maniera sincera in questa campagna elettorale»

Ha scelto di farsi accompagnare da suo figlio Michele – «futuro sindaco di Salerno, alla prossima tornata» – il candidato sindaco per la destra Marco Falvella. Ci sono alcuni amici intorno a loro, un saluto veloce prima di entrare nella scuola primaria Carlo Alberto Alemagna di Torrione dove di lì a poco Marco Falvella esprimerà la sua preferenza elettorale. «Che vinca il migliore», afferma sportivamente dopo aver riposto la scheda elettorale all’interno dell’urna. È una giornata particolare, segnata da un lutto che ha colpito un altro componente della sua lista «andrò a trovarlo nel pomeriggio – spiega addolorato – Questa mattina sono qui perché il voto è un diritto e dovere di ogni cittadino».

Jeans, camicia e giubbino, Gianluigi Cassandra candidato a sindaco di Salerno arriva così, al seggio di via Salvatore Calenda accompagnato da alcuni amici. Sorridente, e un po’ sorpreso dalla presenza dei fotografi, si reca immediatamente al seggio, saluta sempre sorridente i componenti e vota. Resta poco tempo in cabina. Esce, saluta tutti e si incammina, specificando di non aver fatto ancora colazione. Poi sarà la volta di fare un giro per i seggi.

(ha collaborato Enzo Negri)

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