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Una discarica a cielo aperto dove viveva uno straniero

CAPACCIO. Discarica a cielo aperto dove prima era stata collocata una roulotte utilizzata da un cittadino rumeno di 45 anni, malato di tubercolosi. La struttura mobile era stata adibita come alloggio...

CAPACCIO. Discarica a cielo aperto dove prima era stata collocata una roulotte utilizzata da un cittadino rumeno di 45 anni, malato di tubercolosi. La struttura mobile era stata adibita come alloggio dove lo straniero dimorava insieme alla sua compagna. La denuncia è dell’associazione “Cittadini 5 Stelle di Capaccio Paestum”. L’area dove è stato posizionata la roulotte è situata nel borgo vecchio di Gromola ed è stata utilizzata fino a poche settimane fa.

«Gli enti preposti – evidenzia in una nota l’associazione 5 Stelle di Capaccio – ci avevano garantito la rimozione e lo smaltimento della roulotte presso l’isola ecologica di Varolato. Quando siamo andati a verificare non la abbiamo trovata, non sappiamo se sia stata smantellata o spostata ad opera di ignoti. L’unica certezza è che ora l’area è diventata una discarica a cielo aperto».

Nell’area, attualmente recintata, si trovano suppellettili vari, un poltrona, materassi, coperte e indumenti, residui di arredi. «Dovrebbe trattarsi – sottolineano i Cittadini 5 stelle – di tutti i materiali, oggetti e arredamenti interni ed esterni della roulotte. C’è davvero di tutto. I cittadini sono seriamente preoccupati di questa indifferenza delle istituzioni. Chiediamo che quell’area sia immediatamente bonificata. Non è escluso che i pezzi della roulotte smantellata siano stati smaltiti impropriamente anche nei pressi del Sele. In questi giorni stiamo perlustrando tutta la zona per verificare se troviamo qualche pezzo abbandonato lungo il fiume».

Il rumeno, a seguito dell’intervento del Comune e dell’Asl, un paio di settimane fa fu portato all’ospedale di Eboli per essere sottoposto alle cure del caso, al fine di evitare possibili contagi. L’area era stata bonificata con un intervento di disinfestazione anche del caravan poi sigillato. È ipotizzabile che la roulotte sia stata depredata da balordi in cerca di qualcosa di valore o anche per trafugare il materiale ferroso, e tutte le cose interne sono state spase nell’area unitamente a rifiuti vari. Di fatto, il rumeno malato cronico di tubercolosi, almeno fino a questo momento, sembra non abbia ancora provveduto a consegnare alla polizia locale, diretta dal capitano Natale Carotenuto, la relazione di smaltimento, che accerta che l’intervento di smantellamento della roulotte sia stato eseguito. In ogni caso, vista l’attuale situazione dell’area, un’azione di pulizia e bonifica è indispensabile anche nel rispetto delle norme igienico-sanitarie considerato che la roulotte nonostante i sigilli è stata aperta e depredata.

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