Una delle ragazze scappate è tornata nella casa famiglia

VALLO DELLA LUCANIA. Una delle due quattordicenni scappate giovedì sera dalla casa famiglia di Vallo della Lucania ha fatto nuovamente rientro nella struttura. Si tratta della ragazza di origini rumene. Non è stata ancora rintracciata, invece, la sua coetanea originaria di Agropoli. I carabinieri della compagnia vallese stanno continuano le ricerche su tutta la zona. La foto di quest’ultima, che peraltro già altre volte aveva tentato la fuga, come è prassi in casi del genere, è stata diffuse tra le forze dell’ordine nella speranza di riuscire a ritrovarla sana e salva.

Le due ragazzine, come d’altronde tutte quelle che vivono in questi contesti, hanno una storia familiare particolarmente difficile e complessa. «Il disagio adolescenziale rappresenta una vera e propria condizione di malattia che può esternalizzarsi – spiega il neuropsichiatra Salvatore Iannuzzi, neo consigliere provinciale - assumendo le caratteristiche della depressione oppure assumendo le caratteristiche di comportamenti quali il bullismo, l’uso di sostanze o le reazioni di fuga. In entrambi i casi – continua - occorre avviare una presa in carica clinica dei pazienti per evitare il peggioramento della malattia. Accanto alle azioni di cura risulterebbe utile che tutte le istituzioni che si occupano di infanzia e di adolescenza, in forma armonica e concertata, ciascuna all’interno del proprio ruolo attivassero iniziative di prevenzione. I nostri ragazzi - continua Iannuzzi - necessitano oggi non più del vaccino della poliomelite ma del vaccino per la depressione. Tutto questo si realizza non attraverso una semplice siringa ma attraverso campagne di screening allargate alle diverse agenzie territoriali. Nel caso delle due ragazze della casa famiglia di Vallo – conclude il neuropsichiatra - risulta importante curare il problema, curare il disturbo e reintegrare i pazienti nella vita normale».(v. r.)

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