diritti e solidarietà

Una culla per i bimbi lasciati dalle mamme

In ospedale uno spazio dedicato alle donne che non possono prendersi cura dei figli

Al Ruggi porte aperte alle donne costrette ad abbandonare il proprio bambino appena nato: potranno affidarlo ai medici dell’ospedale di via San Leonardo. È partito ieri il progetto “La culla della vita”, e cioè l’inaugurazione di una costruzione ad hoc, posizionata nell’area giardino alle spalle del pronto soccorso, davanti all’area della Rianimazione. È il primo servizio per l’accoglienza dei neonati in tutto il territorio di Salerno e provincia. È stata realizzata una stanzetta al pian terreno accessibile sempre, di giorno e di notte, facilmente individuabile, ben indicata dalla segnaletica. La mamma in assoluto anonimato potrà lasciare lì il suo piccolo, perché le telecamere riprenderanno soltanto il bambino quando viene riposto sul materassino in un ambiente piccolo e protetto che si apre e si chiude tramite una serranda. «Il bambino sarà accolto in una culla termica e si attiverà in automatico la segnalazione al reparto di Terapia intensiva neonatale», ha spiegato il primario Graziella Corbo. Tutto questo è stato realizzato grazie al dg, Nicola Cantone, che ha reso operativa una struttura donata nel 2015 con i fondi dell’associazione Inner Wheel Club Salerno Est. In occasione dell’inaugurazione del servizio, ieri è intervenuta Rosaria De Luisa (past president dell’associazione), Giorgio Criscuolo direttore della Centrale del latte che pubblicizzerà “La culla della vita” sulle confezioni di latte. Ieri la Centrale ha siglato con Cantone un protocollo d’intesa per questo e per ulteriori progetti a scopo sociale. Per ora «250mila confezioni diffonderanno questa preziosa e utile informazione per le mamme che si trovano in condizioni tali da non poter crescere il proprio bambino», ha commentato Criscuolo. Della segnaletica multilingue (anche arabo), al di fuori del perimetro ospedaliero e all’interno, si è occupato il cappellano del Ruggi Candido Gallo, ma anche il Comune. «Il progresso ci consente di dare un ulteriore servizio alla popolazione nel segno dell’umanità e di attenzione nei confronti di quelle mamme che non possono mantenere il loro bambino», ha dichiarato Cantone. (m.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA