Una città in lacrime saluta il buon Guido Esempio per i giovani

Ieri mattina i funerali del 20enne morto sul campo di calcio In prima fila i bambini della polisportiva di Roccapiemonte

ROCCAPIEMONTE. Si sono svolte ieri pomeriggio,nella Chiesa di San Giovanni Battista, le esequie del giovane Guido Raspantini. Il corteo funebre è partito da casa del ragazzo in via Filomena Galdieri. Molti i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia, tra cui la Scuola di calcio della polisportiva rocchese, alla quale Guido era molto legato e dove esercitava il ruolo di allenatore di calcio per bambini. Vicinanza anche da parte della segreteria provinciale Silp-Cgil, il Sindacato Italiano Lavoratori Polizia: infatti il papà di Guido, Roberto, è un poliziotto presso la Questura di Salerno. Presenti anche il Presidente della polisportiva e il questore di Salerno.

La bara è stata poi portata in spalla per il giro di campo nel piccolo stadio “Duca Enzo Fieschi Ravaschieri”. Padre Giuseppe, il parroco che ha aperto l’omelia, rivolgendosi alla platea e soprattutto ai tanti ragazzi presenti in chiesa, ha detto: «Qui io non vedo morte. Laddove c’è così tanto amore, quell’amore che Guido donava e che riceveva da amici e familiari, non può esserci morte».

Guido lascia la madre Isabella, il fratello Simone, la sorella Francesca e una miriade di amici che erano legati al giovane. «Una grave perdita per la nostra cittadina», dice un’affranta Luisa Trezza, assessore alla Pubblica istruzione, cultura e Sport. «Vedere così tanti giovani intorno a Guido fa capire la bellezza e il dono che lui ha rappresentato. I valori dello sport che lasciava a piccoli e adulti testimoniano una grande lezione. Spero che questo patrimonio, che ci ha lasciato Guido, non venga disperso».

La tragedia è avvenuta sabato scorso, nel pomeriggio. Durante una partita di calcetto, organizzata nel piccolo campo della parrocchia di S. Maria delle Grazie, Guido si è sentito male, accasciandosi al suolo. Portato presso l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, i medici hanno cercato disperatamente di rianimarlo. Ma è stato tutto inutile: poco dopo è stato infatti dichiarato morto.

Il 20enne (avrebbe compiuto 21 anni il prossimo luglio), era un grande tifoso e appassionato di calcio. La sua squadra del cuore era il Napoli e lo dimostra il suo nome d’arte su Facebook: Guido “Marek” Raspantini, con evidente riferimento al suo idolo, il calciatore Marek Hamsik del Napoli. Il giovane, collaborava con la Polisportiva Rocchese, allenando i bambini del luogo. Era ritenuto un punto di riferimento per i piccoli calciatori. Guido era sempre presente, sia come allenatore che come educatore. Ora tutti i cittadini rocchesi e in particolare gli abitanti di via Filomena Galdieri, la zona in cui viveva Guido, piangono un loro figlio e concittadino.

Davide Speranza

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