“La terra delle Donne” 

Una casa agricola al femminile 

Il progetto di assistenza e formazione per le vittime di violenza

Nasce a Eboli una casa agricola interculturale di assistenza e formazione professionale e artistica rivolta a donne vittime di violenza, minori e persone svantaggiate. Si chiama “Femmina. La terra delle Donne” il progetto presentato nei giorni scorsi alle istituzioni e alle imprese locali, nato dall’idea dell’associazione no profit “Felicita” con sede a Baronissi, in collaborazione con le cooperative sociali Sciangrillà e Stalker, quest’ultima attiva sul territorio di Eboli nella produzione di confetture extra, succhi di frutta e conserve biologiche con oltre il 50 per cento di persone svantaggiate coinvolte nel mondo del lavoro.
«Il progetto è un modo per mettere insieme associazionismo e piccole e medie imprese - racconta Giovanna Avallone, presidente di “Felicita” - il nostro obiettivo è quello di accedere a una struttura rurale attraverso finanziamenti pubblici o privati: grazie al coinvolgimento della Confederazione Europea delle Piccole Imprese, speriamo quanto prima di poter non solo accogliere le donne, ma di formarle dal punto di vista professionalegrazie all’organizzazione di laboratori artistici e artigiani oppure insegnando vecchi mestieri dimenticati e offrendo così loro la concreta opportunità di riscatto sociale».
Il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, insieme al presidente nazionale Agrocepi, ha fin da subito aderito e sostenuto il programma che mette in rete tanti mondi dell’associazionismo come in una grande comunità sociale: un vero e proprio luogo di laboratori e formazione, in cui le produzioni tipiche di artigianato e di gastronomia si trasformano in uno strumento di integrazione sociale attraverso la riscoperta delle tradizioni nel rispetto dei valori di solidarietà, fratellanza e uguaglianza.
Matilde Pisaturo
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