Una capaccese sfida il “delfino” di Palumbo 

Giungano: la Di Marco in corsa per la poltrona che è stata dell’ex sindaco e ora del suo vice Orlotti

CAPACCIO PAESTUM. «Una persona capace e dal curriculum invidiabile. Non poteva scegliere candidata migliore e siamo sicuri che anche i giunganesi non si lasceranno sfuggire quest’occasione»: “Siamo Giungano”, il gruppo di opposizione all’ex primo cittadino Francesco Palumbo, sindaco per tredici anni prima di trasferirsi per ricoprire lo stesso ruolo a Capaccio Paestum, dà così il suo benvenuto a Maria Assunta Di Marco, la capaccese che è venuta a lanciare la sfida a Giuseppe Orlotti, attuale primo cittadino facente funzione, e designato alla successione dello stesso Palumbo.
«L’ufficialità ci sarà solo dopo una riunione con gli amici che sosterranno laa candidatura, nata appunto da una convergenza sul mio nome. Ho dato la disponibilità con grande entusiasmo: Giungano è il paese dei miei genitori e ho tanta voglia di impegnarmi per il paese di cui sono originaria».
Nessuna reazione pubblica da parte di “Giungano democratica”, il gruppo di Palumbo, che invece punta suò vicesindaco Giuseppe Orlotti. Già designato alla successione di Palumbo dovette desistere quando ai sindaci dei comuni sotto i 5mila abitanti fu data la possibilità di concorrere per un terzo mandato. Ora il luogotenente dell’esercito italiano, classe 1959, ricopre la carica di vice sindaco del Comune di Giungano dal 15 luglio 2009.
Ricca di significati si prospetta la sfida della Di Marco, una donna di Capaccio Paestum, nell’incontrastato regno dell’ex sindaco Palumbo. L’avvocato e dirigente provinciale dell’Ispettorato del Lavoro. 43 anni, sposata, madre di due figli, di origini giunganesi ma residente da anni nella città dei Templi, si scontrerà così nella tornata elettorale di domenica 10 giugno per la carica di primo cittadino.
Anche Paolo Paolino, politico di lungo corso di Capaccio, si era dichiarato pronto a questa stessa sfida ma poi la sua candidatura è sfumata. La sfida del 10 giugno prossimo rischia di diventare una sorta di “rivincita” capaccese su Giungano e sullo stesso Palumbo, che aveva lasciato le redini al suo “delfino” e braccio destro Orlotti, candidato chiamato a difendere e proseguire una continuità amministrativa che dura dal 2004. Una sfida che si preannuncia, dunque, molto avvincente.
Oreste Mottola
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