Una banca per il Cilento «Aperti alle comunità»

Si è concluso il processo di liquidazione della Bcc di Altavilla SIlentina Il presidente Alfieri: «Anche nei nuovi territori al fianco della clientela»

AGROPOLI. È giunto a conclusione il processo di liquidazione coatta amministrativa della Bcc di Altavilla Silentina-Calabritto, che da venerdì scorso è stata assorbita dalla Bcc Comuni Cilentani. A comunicarlo è stato lo stato maggiore dell’istituto di credito cooperativo di via San Pio X, presieduto da Lucio Alfieri, ieri durante una conferenza stampa ad Agropoli durata poco più di un’ora.

«Ci proponiamo adesso – ha spiegato Alfieri – di attuare anche nei nuovi territori di competenza quelle politiche di trasparenza e di ascolto delle ragioni della clientela, mettendo la nostra esperienza di “buona banca” a disposizione delle comunità che avremo il privilegio di servire. Un operazione questa in cui la Bcc Comuni Cilentani ha investito 8 milioni di patrimonio».

Il presidente Alfieri ha poi rassicurato i soci ed i clienti della Bcc di Altavilla: «Gli amici di Altavilla possono stare tranquilli perché loro sono diventati a tutti gli effetti parte integrante di una famiglia più grande».

A proposito degli ex soci della Bcc di Altavilla, nel momento in cui l’istituto è stato messo in liquidazione hanno perso il proprio status di associato, per questo gli stessi potranno far richiesta di iscriversi nel registro sociale entro il prossimo dicembre, versando all’istituto una cifra poco più che simbolica, 25 euro pari al costo di un’azione della Bcc. Ancora incerto lo sbilanciamento economico subìto dalla Bcc di Altavilla, ma secondo quanto riferito nel corso della conferenza stampa pare che sia particolarmente significativo, per le prime cifre ufficiali però bisognerà aspettare almeno sei mesi per saperne di più, e bisognerà inoltre, attendere, che la Banca d’Italia approvi il bilancio del commissario straordinario, Claudio Giombini, nominato diciotto mesi fa alla guida della banca dell’Alto Sele.

«Abbiamo seguito con attenzione – ha commentato in una nota Silvio Petrone, presidente della Federazione campana delle banche di credito cooperativo - l’evolversi di una vicenda che certamente ha inizialmente danneggiato l’immagine del circuito delle Bcc, ma è importante sottolineare che anche grazie al coordinamento della Federazione campana delle Bcc è stato possibile salvaguardare prioritariamente gli interessi della clientela».

A segnare del tutto il destino dell’istituto di credito di Altavilla, il commissariamento nel 2011, quando con decreto del ministero dell’economia l’istituto è stato sottoposto alla procedura di amministrazione straordinaria, con la successiva nomina, appunto, di un commissario. Un provvedimento, questo, arrivato dopo un’ispezione effettuata da Bankitalia, che, per mesi, ha controllato i bilanci e le carte dell’istituto bancario con sede centrale ad Altavilla Silentina e filiali a Felitto, Castelcivita e Calabritto.

Stando ad una relazione firmata dagli ispettori di via Nazionale, sarebbero gravi le irregolarità riscontrate, con violazione delle disposizioni legislative, amministrative e statutarie che regolavano l’attività della banca, e che avrebbero provocato delle perdite di patrimonio, da qui il provvedimento di azzeramento del consiglio di amministrazione della banca.

Roberto Di Giacomo

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