Una “app” per incastrare gli assenteisti e i corrotti 

Vallo della Lucania, l’iniziativa del Comune contro i “furbetti” del cartellino Garantita la riservatezza: potranno utilizzarla sia i cittadini che i dipendenti 

VALLO DELLA LUCANIA. La legalità passa attraverso la tecnologia: un’app aiuterà, in particolare, gli utenti a segnalare gli illeciti nella pubblica amministrazione. Si chiama «Whistleblowing Intelligente» il nuovo alleato dei cittadini di Vallo della Lucania, i quali avranno a disposizione sul proprio smartphone un’applicazione che avrà il compito di aiutare a denunciare i dipendenti pubblici poco professionali, in maniera totalmente anonima.
Entrando nel dettaglio la locale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Aloia, ha voluto abbonarsi all’app che convoglierà la segnalazione in un cervellone centrale e poi direttamente su un pc del comune cilentano. La segnalazione sarà successivamente inviata alle forze dell'ordine che vaglieranno con cura le denunce, per poi procedere con tempestività alle verifiche.
L’app è destinata non solo agli utenti ma anche ai lavoratori del pubblico impiego che vorranno segnalare i fatti illeciti o condotte che rasentano l'illegalità dei propri colleghi, tutelando chi denuncia i fatti osservati. Il sistema garantisce la riservatezza dell’identità del dipendente che effettua la segnalazione, oltre che il contenuto e l’identità dei soggetti segnalati.
«L'iniziativa rientra in un contesto di prevenzione dei fatti illeciti che toccano la pubblica amministrazione - spiega il primo cittadino Antonio Aloia - L’app è destinata ai lavoratori del pubblico impiego, i quali possono denunciare i propri colleghi per una serie di reati che vanno dalla corruzione all’assenteismo. Anche i cittadini possono usufruire dell’applicazione per i medesimi scopi. Devo dire che l’amministrazione è sensibile all’argomento ed ha voluto fortemente questo servizio, anche se non abbiamo mai registrato simili comportamenti illeciti. Saranno i cittadini e gli stessi impiegati a vigilare sulla pubblica amministrazione».
Anche il comune di Capaccio nella giornata di ieri ha deciso di seguire l'esempio di Vallo della Lucania, decidendo di accedere alla stessa piattaforma, per i medesimi motivi.
Una misura necessaria, questa, soprattutto in Italia, dove i whistleblower, fino a ieri, erano lasciati soli a gestire le conseguenze - e le ritorsioni - delle loro segnalazioni: licenziamenti, sanzioni disciplinari, demansionamenti.
Sergio Pinto
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