Un viaggio tra le diseguaglianze 

Michele Grimaldi e “La macchia urbana”, il suo libro sulla geografia delle città

Un saggio di quattrocento pagine con un’abbondante bibliografia: “La macchia urbana”, il lavoro di Michele Grimaldi, segretario cittadino del Pd ed ex consigliere comunale, ha spiazzato tutti per la precisione, la cura, il dettaglio con cui l’autore ha riversato il suo progetto di “urbs” in un’opera attesissima. Del resto Grimaldi è noto a Scafati per l’eloquenza, l’impegno e la testardaggine da giovane rampante della politica che non si abbatte, e il suo libro ne è una dimostrazione.
Alla presentazione del libro, che si è tenuta nella sala “Don Bosco” alla presenza di amici, seguaci del partito e curiosi, sono intervenuti Marco Plutino, docente di diritto costituzionale all’università degli studi di Cassino, Alfonso Annunziata, presidente dell’Anpi di Scafati, e Walter Tocci, del Centro per la riforma dello Stato nonché autore della prefazione.
Grimaldi si è soffermato a descrivere la genesi, l’evoluzione e l’impressione che la sua stessa opera gli ha dato, capitolo dopo capitolo. «“La macchia urbana” nasce da un lungo viaggio fatto di diverse tappe per l’Italia, sia per studio che per lavoro, dal mio impegno per la città di Scafati e dalla necessità di interrogarsi circa le disuguaglianze che interessano il nostro territorio. Ho sempre avuto voglia di cercare ed offrire soluzioni per arginare le speculazioni che dominano nelle nostre terre - ha spiegato l’esponente del Pd - nelle nostre realtà vedi persone che non hanno un tetto e chi invece vive in “castelli blindati” nelle città, chi si può muovere tranquillamente e chi invece non può farlo perché i mezzi pubblici non sono efficienti. Mi sembrava giusto interrogarsi sul come si possa uscire da questa vicenda».
Il libro di Grimaldi nasce insomma per stimolare la riflessione e la discussione in ambito accademico, universitario, politico e, perché no, anche scientifico. Il libro fa un’analisi ed offre soluzioni. «L’obiettivo è mettere in moto un cammino collettivo», ha aggiunto Grimaldi. Un percorso bello, faticoso, fatto di dubbi, letture, appunti, vicende raccolte negli anni: un viaggio nello spazio e nel tempo. «Voglio che questo testo susciti soprattutto l’interesse dei giovani affinché comincino ad interrogarsi sulla condizione dei luoghi dove vive oramai il 75 per cento della popolazione mondiale, ossia le città, e cerchino di capire a chi realmente appartengano: a chi specula e ne trae profitto o a chi investe le proprie energie e produce?».
Ilaria Cotarella
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