«Un unico processo per l’Alvi»

I legali chiedono di unificare i vari filoni dell’inchiesta

SALERNO. Unificare le indagini sulla presunta bancarotta fraudolenta dell’Alvi e procedere ad un’unica udienza preliminare. E’ la richiesta avanzata ieri mattina dai legali del collegio difensivo dei sette imputati coinvolti nel crac della Sannio Discount (una delle societá legate al gruppo dei Villani)al gup Emiliana Ascoli. Il giudice ha riservato la sua decisione alla prossima settimana.

Angelo Villani è arrivato puntuale in tribunale per affrontare la seconda delle quattro udienze preliminari fissate in questa settimana, relative alla contestata bancarotta fraudolenta di quello che era il colosso della distribuzione organizzata. Con lui le sorelle Antonia, Giuseppina e Elisa Villani (tutti assistiti dall’avvocato Felice Lentini) l’ex patron di Cavamarket Antonio Della Monica (avvocati Andrea Castaldo e Pasquale Adinolfi); i soci dell’Alpa Bartolomeo Pagano (avvocati Carmine e Fortunata Bove), Vittorio Aliberti (avvocati Carmine Guadagno e Carmine Giovine).

Oggi al tribunale di Salerno (davanti al gup Lerose) e domani (gup Verderosa) gli imputati compariranno nuovamente per altri due filoni investigativi legati alla stessa mega-inchiesta. E’ evidente che, in queste sedi, gli avvocati riproporranno la stessa richiesta di unificare i procedimenti giá in fase di udienza preliminare, per cercare di risolvere l’evidente anomalia procedurale che si è venuta a creare.

L’accusa, per i circa venti indagati coinvolti a vario titolo nelle indagini, è di aver svuotato il patrimonio del gruppo attivo nella distribuzione organizzata, ai danni dei creditori, anche mediante la cessione dei punti vendita (e qui entra in gioco l’allora Despar di Della Monica). Quello che fu definito il «piano criminale» - almeno stando indagini - è unico.Ma si è realizzato attraverso le diverse societá che orbitavano nel gruppo dei Villani. E, quindi, anche per facilitare il lavoro investigativo, all’epoca venne aperto un fascicolo per ogni societá.

In tutto sono nove le indagini chiuse dal pm Vincenzo Senatore (per le quali si è giá provveduto alla notifica del relativo avviso) quella per le imprese Sannio Discount srl, Supermercati Calabresi srl, Casertana Discount srl, Ag company srl, IperAlvi, Superalvi spa, Abellinium Marker srl, Supermercati Apololucani srl e la capogruppo Alvi spa. Il problema è che gli imputati si troveranno ora a comparire (sono quattro le udienze preliminari giá fissate)davanti a giudici diversi per le stesse accuse.

Le indagini della procura di Salerno presero il via dopo il fallimento della catena di supermercati e discount del gruppo "Alvi" a dicembre del 2009. A capo dell’Alvi, gruppo consolidato nella grande distribuzione alimentare, con più di 60 punti vendita in Campania e Puglia e con centinaia di dipendenti (1300 compreso l’indotto), Villani sul finire del 2009 tentò di salvare le societá collegate, con operazioni finanziarie che però sono finite inesorabilmente nel mirino dei magistrati. Nel dicembre del 2009 arrivò la dichiarazione di fallimento da parte del tribunale.

Angelo Villani fu subito definito l’amministratore di fatto della societá (legalmente rappresentata dalla sorella Antonia), anche se ufficialmente si era dimesso a causa dell’impegno alla presidenza della Provincia. L’udienza di ieri relativa ad una di queste societá, la Sannio discount, riprenderá il 29 aprile prossimo.

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