Un nuovo primario e sei medici in più alla terapia neonatale

A dispetto delle voci potenziato il reparto dell’“Umberto I” Ignazio Franzese reggerà anche le sorti di pediatria

Un nuovo primario, sei medici in più e l’ispezione della commissione regionale sanità. Giorni movimentati per la terapia intensiva neonatale e la pediatria dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Dopo la circolazione di voci che dicevano di un possibile ridimensionamento del servizio, sono invece arrivate le rassicurazioni concrete dei vertici aziendali e dei politici regionali. Tra gli atti più importanti c’è sicuramente l’accentramento delle responsabilità nelle mani di un unico dirigente medico.

Il responsabile della Tin, il neonatologo Ignazio Franzese, da ieri reggerà pure le sorti di pediatria, finora guidata dalla pediatra Rosanna Di Concilio. Una decisione che il direttore sanitario facente funzioni, Mario Salucci, ha commentato con un: «Finalmente». In effetti i due reparti sono da sempre collegati e dipendenti, ma hanno avuto gestioni separate. La decisione presa dai vertici aziendali consentirà a Franzese di organizzare il lavoro al meglio, avendo a disposizione un numero maggiore di medici, seppure da spalmare su due reparti. Dovrebbe però essere più semplice assicurare la copertura al nido, che toglieva più risorse alla terapia intensiva neonatale.

L’annuncio è arrivato in concomitanza della visita di Vincenzo Alaia, vicepresidente della commissione sanità della Regione Campania. Una visita informale, quella del consigliere regionale di Centro democratico-Scelta civica, che ha incontrato Salucci e Franzese. «Il rischio o il pericolo di una chiusura della Tin – ha dichiarato il responsabile della terapia intensiva neonatale – non c’è mai stato. Il rischio di lasciare i bambini senza l’assistenza notturna, non è esistito e non esiste. Anche con la massima difficoltà non sarebbe mai accaduto. Noi continuiamo a lavorare senza problemi. La direzione generale e il direttore sanitario si sono però già attivati per dare risposte concrete, ne è un esempio l’assunzione a tempo determinato di sei medici di specialistica ambulatoriale, nell’attesa dell’attivazione della mobilità regionale ed extra regionale. Una decisione che ci consentirà di organizzare meglio il lavoro». Rassicurazioni sono arrivate pure dal consigliere Alaia: «Sulla Tin non ci sono problemi e le voci di una chiusura erano infondate. Sicuramente quello del personale è un problema generale, in modo particolare per questo ospedale. Porterò all’attenzione della Regione tutte quelle strutture che operano bene al servizio dei cittadini».

La visita di ieri sembra bloccare l’invio di ispettori ministeriali: «Dal ministero non arriverà più nessuno – ha aggiunto Salucci –, la commissione regionale ha chiarito che la Tin funziona benissimo». La paura di una chiusura del reparto neonatale era circolata ed era stata cavalcata sui social. Anche il sindaco Manlio Torquato era intervenuto lo scorso fine settimana, quando è scoppiata la crisi. L’esponente di Centro democratico-Scelta civica ha anche incontrato il primario di otorinolaringoiatria, Remo Palladino, con il quale si è complimentato per i risultati raggiunti.

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