Un milione per l’immobile in zona Avagliana 

L’ha stanziato la giunta, servirà a trasformare l’edificio in un centro che rievochi il passato contadino

Un milione di euro per sanare e mettere a norma un immobile in stato di degrado in località Avagliana, zona periferica della città, al confine con Scafati. È quanto prevede una recente delibera di giunta nella quale è evidenziato che l’intervento rientra nel piano delle opere pubbliche 2018-2020. È specificato che il progetto “viene approvato espressamente al fine di consentire all’Ente di partecipare ad eventuali finanziamenti regionali, statali, oppure europei”.
Non è escluso che buona parte del vecchio rudere possa essere abbattuto per far posto ad una nuova costruzione al fine di dotare la zona di un centro di aggregazione che possa rievocare il passato contadino e rurale della città. Di recente la popolazione della zona ha promosso una petizione per chiedere maggiore attenzione da parte delle istituzioni.
Il piano triennale dei lavori ne ha previsto la demolizione e la ricostruzione secondo standard edilizi moderni: l’immobile versa da decenni in uno stato di abbandono e degrado. Un investimento oneroso che non è detto trovi però facile e rapida realizzazione. Un impegno che dovrà, cioè, concretizzarsi in futuro e per il quale il sindaco Cosimo Ferraioli ha assunto una posizione chiara. «Non trascuriamo nessuna parte di popolazione angrese, riportando le zone rurali al centro degli interessi di un’amministrazione e di una politica non più lontana dalle periferie. La locazione geografica non deve essere più la discriminante che negli anni ha generato cittadini con diversi diritti ma uguali doveri. Noi azzeriamo il passato ponendo tutti nella stessa considerazione e stessa importanza. In località Avagliana realizzeremo un centro che garantirà il ritorno di una vita sociale che negli anni si è dissolta. Vogliamo ridare forza a nuove occasioni di aggregazione per quella fetta di popolazione che ancora custodisce le radici del nostro passato contadino: saggezza e cultura di un mondo che deve vivere ancora, memore del passato ma nella modernità dei servizi», ha fatto sapere il sindaco con una nota all’atto dei primi sopralluoghi.
Non sarà semplice neanche reperire i fondi necessari alla rinascita del rudere: le risorse potrebbero essere attinte da fondi europei o regionali. Lo scopo del progetto è riportare le periferie al centro, far sentire i residenti delle aree rurali della città parte integrante del territorio ed esempio di memoria sociale da rivalutare e da riqualificare.
Pippo Della Corte
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