Un milione di euro per pagare l’Enel Comune in affanno

Sarno, adesso si rischia il “taglio” delle utenze municipali Gli amministratori propongono una piano di rateizzazione

SARNO. Il Comune ha un milione di euro circa di debiti nei confronti dell’Enel.

L’ente non paga le bollette e mette a rischio la fornitura di energia elettrica su tutti i contatori a lui intestati.

Un incredibile debito che ha portato anche la società elettrica al limite della sopportazione al punto che è stata inviata, a metà luglio, una diffida con la quale si preannunciava la risoluzione del contratto e la sospensione dell’erogazione della corrente.

Il senso era chiaro: o pagate entro il 31 agosto o vi tagliamo la luce. La crisi di liquidità, quindi, sta mettendo in crisi anche le ordinarie spese del Comune che, comunque, tra luce, gas e telefono ha un eccessivo numero di utenze intestato.

La prima risposta dell’ufficio ragioneria è stata quella di comunicare che 250mila euro verranno a breve versati grazie alle somme pervenute per il mutuo ultraventennale contratto.

A breve, inoltre, verranno emessi ulteriori mandati per oltre 100mila euro per completare la morosità del 2012. Resteranno, poi, ancora circa 600mila da onorare nei confronti dell’Enel e, quindi, a questo punto è partita la nota del funzionario del settore Finanze che, comunicando i prossimi pagamenti, prega la società di evitare la preannunciata sospensione di fine agosto.

Coprendo circa il 50 % della morosità, si manifestano buone intenzioni, ma, soprattutto, si fa appello alla collaborazione del creditore per evitare problemi di sicurezza e ordine pubblico e qualsiasi danno e pericolo.

Ora, si resta in attesa della risposta dell’Enel che, teoricamente, potrebbe anche non essere così disponibile. Una storia paradossale che è sintomatica dello stato delle casse dell’ente. Oltre un anno fa, il comune visse una situazione simile con le bollette del telefono.

Una compagnia telefonica, infatti, prendendo atto della morosità, isolò le linee, compresi i cellulari istituzionali. Il rimedio fu subito portato, ma restò il danno d’immagine. Le voci di spese per le utenze impegnano importanti risorse. Ripercorrendo il preventivo 2012, la voce più alta era legata alle utenze telefoniche intestate all'ente, ma presenti non solo presso la casa comunale, per le quali era previsto un esborso di 250mila euro in piena conformità con le annualità precedenti.

A seguire, poi, le utenze elettriche presenti non solo a palazzo San Francesco, ma anche in altri immobili comunali.

La somma prevista era di 240mila euro e non è bassa se si considera che la spesa per la pubblica illuminazione, calcolata a parte, era di 372mila euro.

Ci sono, quindi, gli 88mila euro per le utenze del gas che ricomprendono, però, il riscaldamento anche dei plessi scolastici e delle strutture sportive. Altra voce importante era costituita dalle spese postali con una previsione rilevante di 80mila euro.

Insomma, una situazione che rende molto chiara la realtà finanziaria di un municipio letteralmente oberato di debiti e con difficoltà a rispondere a esigenze anche elementari come la corrente.

Gaetano Ferrentino

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