Un manichino impiccato lasciato vicino al Comune

La macabra scoperta ieri mattina a Pagani. Molte ipotesi sulle cause del gesto Il sindaco: «A volte mi chiedo se serva sacrificarsi se questi sono i risultati»

PAGANI. «Non possiamo fare ipotesi, stiamo lavorando a 360 gradi, non so a chi possiamo dare fastidio per quello che stiamo facendo. Sono preoccupato 24 ore al giorno per la mia città». È amareggiato il primo cittadino di Pagani, Salvatore Bottone, dopo il ritrovamento davanti al Comune di un manichino impiccato.

«A volte mi chiedo tutte queste preoccupazioni per cosa ? Se questi sono i risultati?» . Intimidazione o protesta eclatante? Una scelta amministrativa messa in campo dall’amministrazione in questo periodo di Natale mal digerita oppure un impegno politico per un posto di lavoro non mantenuto? Restano forti i dubbi legati al manichino impiccato trovato ieri mattina, davanti al Comune.

Sulla vicenda indagano i Carabinieri della locale Tenenza che hanno già visionato le telecamere di alcuni esercizi commerciali presenti in Piazza D’Arezzo. «Il nostro Natale grazie a voi». Ecco la frase apparsa ieri mattina su un manichino di una donna trovato impiccato ad un palo della luce davanti Palazzo S. Carlo.

Il manichino è stato notato intorno alle sette del mattino da un dipendente della Pagani Servizi. Immediato l’arrivo dei militari che hanno tolto il manichino e controllato le immagini delle telecamere presenti in tutta l’aria per cercare di scoprire chi ha eseguito l’inquietante gesto.

La notizia in pochi minuti ha fatto il giro della città. Il Sindaco Bottone impegnato proprio ieri in consiglio comunale, ha manifestato tutta la sua preoccupazione.

«È una situazione bruttissima -prosegue Bottone- adesso non possiamo che attendere le indagini dei Carabinieri». Dura la condanna anche da parte della minoranza, in particolare del consigliere Angelo Grillo. «Non c’è nessuna esasperazione che possa giustificare un atto di questo tipo. Un esempio così brutto non si può manifestare in questo modo . Personalmente non avrei mai pensato che questa città potesse esprimere sentimenti così forti».

Per Fratelli d’Italia Massimo D’Onofrio. «Una protesta di cattivo gusto che deve essere condannata come chi vuole far passare l’episodio come una minaccia».

Intanto questo non è il primo episodio che sconvolge la città. Solo qualche settimana fa il presidente del mercato ortofrutticolo, Vincenzo Paolillo, ha ritrovato alcune teste di galline mozzate presso la sede del suo ufficio privato. Una situazione pesante.

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